Con il progetto Ostuni Città Faro, candidato all’avviso pubblico promosso dal Consiglio dei Ministri “Educare in Comune”, l’amministrazione comunale della Città bianca mira a contrastare la povertà educativa e l’esclusione sociale di bambini, ragazzi e delle loro famiglie. L’obiettivo acquisisce ancora più valore nel contesto attuale, segnato profondamente dall’emergenza sanitaria da Covid-19, che ha acuito maggiormente le disuguaglianze, le fragilità e i divari socio-economici, con conseguenze riscontrabili nel corso del prossimo triennio.
In linea con quanto previsto da una delle tre aree tematiche dall’avviso pubblico (cultura, arte e ambiente), obiettivo del progetto è favorire la fruizione del patrimonio della città di Ostuni attraverso iniziative ludiche ed educative con modalità di fruizione innovative e multimediali che coinvolgono il Museo di Civiltà Preclassiche della Murgia Meridionale, il Museo Diocesano, la Biblioteca Comunale “Francesco Trinchera” ed il patrimonio archeologico e naturalistico della città con il Parco Archeologico S. Maria d’Agnano.
I luoghi della cultura saranno intesi quali luoghi di aggregazione, socialità e apprendimento in cui i fruitori saranno contemporaneamente attori protagonisti e spettatori di un nuovo scenario di apprendimento. Tutte le azioni saranno dunque condotte attraverso il coinvolgimento diretto del target di riferimento e delle loro famiglie che svolgeranno attivamente il proprio compito sviluppando capacità organizzative, sociali, creative, ricreative, di studio e di ricerca.
«I luoghi della cultura – afferma il sindaco Guglielmo Cavallo – musei in primis, devono essere sempre più un punto di riferimento nella lotta contro la povertà educativa. Le attività didattiche, ludiche ed aggregative di musei e biblioteche devono essere centrali per lo sviluppo di una città che vuole offrire a tutti le stesse possibilità. Questo progetto ha coinvolto le realtà cittadine storiche che nel sociale svolgono un lavoro fondamentale per il territorio, a loro rivolgo un vivo ringraziamento per l’entusiasmo e la partecipazione. Ora non ci resta che sperare nel finanziamento del progetto, convinti che la sua realizzazione fornirà un contributo importante nella costituzione del tessuto sociale futuro di Ostuni.
Ruolo strategico avrà l’Istituzione Museo che creerà occasioni di coesione e confronto con le famiglie oltre a mettere a disposizione i propri beni. Il coinvolgimento delle scuole di ogni ordine e grado sarà fondamentale per lo svolgimento delle fasi di progetto. Indispensabile sarà poi il ruolo delle realtà che sul territorio operano per promuovere la cultura, associazioni e cooperative che già hanno alle spalle pregresse esperienze maturate nel settore dei servizi museali e sociali».
«Abbiamo lavorato intensamente alla costituzione – dichiara il presidente dell’Istituzione Museo Michele Conte – al momento informale, della comunità educante, ovvero l’insieme di realtà che saranno capaci di guidare con responsabilità i processi educativi e di sviluppo delle persone di minore età».
Il coinvolgimento della Diocesi Arcivescovile di Brindisi-Ostuni sarà un altro fattore indispensabile per la definizione dei destinatari del progetto che entrerà nel piano operativo attraverso l’Istituto Caritas assieme alle due realtà internazionali che in ambito locale accolgono famiglie e bambini in difficoltà, l’Associazione La Nostra Famiglia e il Villaggio SOS di Ostuni.