Quindici giorni fa fu arrestato per aver preso a morsi l’ex moglie, colpevole soltanto di avergli confessato di avere bisogno di ricominciare un’altra vita. All’arresto fu subito sostituita la misura di divieto di avvicinamento alla donna. Ma, in barba al provvedimento, il quarantatreenne di Ceglie Messapica, ha continuato a perseguitare l’ex moglie, violando ripetutamente il divieto, minacciando la donna telefonicamente e pedinandola.
L’uomo era stato arrestato il flagranza lo scorso 12 ottobre quando, dopo aver avuto un colloquio che sarebbe dovuto essere ‘chiarificatore’ con la ex moglie, alla notizia che questa aveva deciso di intraprendere una nuova vita e una nuova relazione, l’aveva presa a morsi sul mento. Quando i Carabinieri arrivarono sul posto, trovarono la donna sanguinante e disperata e arrestarono il quarantanovenne in flagranza. In quell’occasione la donna aveva denunciato agli uomini dell’Arma, una serie di episodi vessatori e minacce,veicolate anche sui social network, da parte dell’ex marito.
L’uomo fu arrestato e subito scarcerato, sostituendo la misura cautelativa con quella del divieto di avvicinamento alla ex. Ma da quanto accertato, il quarantatreenne aveva messo in atto sin da subito una serie di comportamenti persecutori e vessatori nei confronti della donna. I fatti sono stati segnalati dai carabinieri all’Autorità Giudiziaria che ha sostituito le precedenti misure con gli arresti domiciliari. Pertanto l’indagato è stato arrestato e condotto nella sua abitazione luogo di espiazione della misura, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.