“E’ necessario sollecitare l’Ufficio Tecnico, nella figura del suo Dirigente, e la Gestione Commissariale perché predispongano ed approvino nel più breve tempo possibile la Delibera di Consiglio Comunale necessaria all’applicazione della norma. Bisogna fare bene e farlo presto.”
Ad esprimere le considerazione su un tema caldo del dibattito pubblico e cittadino è il consigliere comunale uscente Angelo Pomes (PD), già capogruppo in consiglio dei democratici e candidato sindaco per il PD alle ultime elezioni amministrative.
“Tutti i comuni pugliesi, nell’ambito del nuovo “Piano Casa” della Regione Puglia, norma approvata dal Consiglio Regionale ed in vigore in quanto ufficialmente pubblicata sul bollettino regionale, devono prevedere, previa approvazione di apposita Delibera di Consiglio Comunale, gli ambiti urbani e rurali (zone B, C ed E) all’interno dei quali consentire gli interventi di ampliamento del 20% e di demolizione e ricostruzione con ampliamento del 35% di immobili legittimamente esistenti.
L’obiettivo della legge è quello di riqualificare e riutilizzare il patrimonio edilizio esistente al fine di migliorarne la qualità architettonica, paesaggistica ed ambientale, la sicurezza statica ed igienico-funzionale e le prestazioni energetiche contribuendo alla riduzione dei cambiamenti climatici ed al contenimento del consumo di suolo.
Una norma strutturale particolarmente attesa da tanti cittadini al netto dell’incertezza generata negli ultimi anni dalle continue controversie tecniche ed impugnative legali e costituzionali all’originario Piano Casa, misura straordinaria prorogata di anno in anno dal 2009.
Alla luce delle suddette considerazioni è necessario sollecitare l’Ufficio Tecnico, nella figura del suo Dirigente, e la Gestione Commissariale perché predispongano ed approvino nel più breve tempo possibile la Delibera di Consiglio Comunale necessaria all’applicazione della norma. Bisogna fare bene e farlo presto.
Andiamo incontro ad una stagione assai complicata e sarebbe ingiustificato ed incomprensibile ogni ritardo o limitazione all’applicazione di norme capaci di tenere insieme la riqualificazione architettonica, paesaggistica, ambientale ed energetica della città con il benessere sociale ed economico delle nostre famiglie incidendo positivamente sui livelli occupazionali di imprese ed aziende del territorio.
In un momento storico delicato per la nostra città, commissariata e priva del consiglio comunale, il nostro sforzo deve essere quello di tenere insieme parte tecnica e politica al fine di rappresentare le legittime istanze di tutti i cittadini. Di questo ci faremo portavoce.
Al fine di raggiungere il suddetto obiettivo abbiamo chiesto la disponibilità agli ordini professionali degli architetti, ingegneri e geometri ed alle associazioni di categoria di fornire un contributo fattivo in termini di iniziative e proposte.
In quest’ottica abbiamo altresì fornito la nostra disponibilità a contribuire ad un nuovo dibattito da sviluppare nelle prossime settimane circa lo stato dell’arte dell’adeguamento del nostro Prg al Pptr e del Piano delle Coste e più in generale al fine di condividere le prospettive urbanistiche della nostra città anche in termini di tutela e di sviluppo economico, sociale e turistico sostenibile”.
