La Polizia di Stato ha arrestato in flagranza di reato due persone, una residente a Ostuni e l’altra a Brindisi, nell’ambito di un’ampia operazione finalizzata al contrasto della pedopornografia online e alla tutela dei minori.
L’indagine, condotta dal Centro operativo sicurezza cibernetica di Bari e dalla sezione di Brindisi, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Lecce, ha permesso di identificare un settantenne ostunese e un cinquantenne brindisino. Entrambi sono accusati di detenzione di un ingente quantitativo di materiale pedopornografico.
Durante le perquisizioni domiciliari, eseguite su delega della Procura di Lecce, gli investigatori hanno rinvenuto nei dispositivi informatici dei due uomini oltre 10.000 video contenenti materiale illecito, oltre a numerosi supporti informatici sottoposti a sequestro per ulteriori accertamenti tecnici.
I due indagati, già monitorati da tempo dalla Polizia Postale, sono stati trasferiti nel carcere di Borgo San Nicola di Lecce, su disposizione del pubblico ministero titolare dell’inchiesta.
Solo pochi giorni fa, la Polizia Postale di Brindisi aveva scoperto più di 1.000 video a contenuto pedopornografico sul telefono di un 36enne di Fasano. L’uomo era già stato arrestato in esecuzione di un decreto di perquisizione emesso dalla Procura salentina: nel suo smartphone erano stati trovati circa 1.100 file, organizzati in sottocartelle per categoria, con immagini e video di rapporti tra adulti e minori.
La giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Brindisi, Gianna Martino, ha successivamente convalidato l’arresto, disponendo per il 36enne gli arresti domiciliari. L’uomo è accusato di detenzione e accesso a materiale pedopornografico.
L’operazione si inserisce in un più ampio piano di contrasto alla criminalità informatica in provincia di Brindisi, che ha già portato al sequestro di numerosi smartphone e computer di altri soggetti residenti nel territorio fasanese.
La notizia, che ha suscitato forte indignazione sui social, segue altri casi recenti di cronaca nera nella zona, tra cui la condanna a 14 anni e 6 mesi di reclusione inflitta a un 50enne di Fasano per gravi reati a sfondo sessuale e pedopornografico ai danni di minori.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Lecce e svolte con il supporto tecnico della Polizia Postale, confermano l’impegno costante delle forze dell’ordine nella lotta ai reati informatici e alla tutela dei più giovani.





