L’Ospedale di Ostuni non rimarrà la struttura designata per essere dedicata prettamente al Covid. A smentire categoricamente questa ipotesi è Tommaso Gioia, consigliere del presidente Emiliano per la Sanità, intervenuto dopo i rumors degli ultimi giorni.
I vertici dell’Asl in questo senso, avrebbero dato ampie rassicurazioni sul futuro dell’ospedale di Ostuni.
L’emergenza sanitaria non è ancora finita, ma i numeri pandemici restano in calo, come dimostra l’ultimo bollettino ufficiale della Regione Puglia: 4.155 casi nell’intera Regione, 328 casi in provincia di Brindisi, e nel caso specifico dell’ospedale di Ostuni solo 6 pazienti in pneumologia e 15 in medicina interna.
«Non c’è alcuna intenzione da parte dei responsabili della Asl a tenere aperto Ostuni come unico Ospedale Covid dell’intera provincia – ha confermato Gioia – A breve, se i dati che sono in netta discesa saranno confermati, ritornerà nella normalità delle sue funzioni.
L’ospedale di Ostuni ha dei reparti che funzionano benissimo, faccio riferimento a Pneumologia, Chirurgia e Medicina, Ortopedia, Radiologia e che svolgono un ruolo importante per il servizio sanitario dell’intera provincia. Allo stesso modo il pronto Soccorso è indispensabile per l’intero territorio è deve ritornare presto alla sua piena attività, nell’interesse dell’intera provincia».
Gioia si dichiara fiducioso e porta buone notizie per la città di Ostuni e per le città vicine che afferiscono ai servizi del suo ospedale: «Ostuni non chiuderà, anzi inizieremo a breve, ne abbiamo già parlato con il Presidente Emiliano, un percorso per rivendicare semplicemente quello che il piano di riordino ha previsto per il nosocomio ostunese e che ad oggi non è stato portato a compimento.
Avvieremo una serie di incontri con associazioni, semplici cittadini, con l’intera città, che ci porteranno da qui ad un mese ad elaborare una proposta, una sorta di crono-programma, che presenteremo in un apposito convegno a vertici regionali (Presidente e Assessore) e ai vertici della ASL di Brindisi».
La nota conclude con il pensiero di solidarietà verso i cittadini Ucraini che stanno giungendo in questi territori come nel resto dell’Europa per via di una devastante ed ingiusta guerra, e con l’ invito agli addetti ai lavori a predisporre un adeguato e attento monitoraggio per far fronte a questa emergenza e per evitare un ritorno di incremento dei contagi da Covid19.
