Mario Crescenzio, nato a Ostuni nel 1920 e morto nel 1990, è stato un musicista e un maestro del teatro vernacolare. Autore di numerose commedie di successo, ancora oggi rappresentate, fu il fondatore del “Teatro Club”, che a partire dagli anni Sessanta divenne un punto di riferimento per la Città bianca. Oltre che un autore di commedie in vernacolo, e musicista, fu anche poeta e maestro cartapestaio.
Molti giovani ostunesi in quegli anni si formarono nel Teatro Club fondato da Crescenzio, dove si potevano frequentare corsi di prosa, ma anche di chitarra , mandolino e violino, e danza popolare cercando sempre di infondere nei giovani allievi l’amore per l’arte e le tradizioni locali
A soli nove anni Crescenzio studiava già violino ed esordì giovanissimo in numerose orchestre. Sua fu l’idea di indire “Bimbi in chiave di violino”, una gara pianistica e canora di grande successo che si teneva ogni anno a Ostuni dedicata ai giovanissimi. Tantissime le commedie che recano la sua regia e in cui è riuscito a rappresentare uno spaccato di vita quotidiana della Ostuni di allora, con le sue contraddizioni, comicità e l’immancabile satira politica.
Adesso la sua città dedica alla memoria di Mario Crescenzio una rassegna di teatro, che inizierà martedì 24 luglio alle 20.30 nel Chiostro di Palazzo San Francesco, con la rappresentazione della commedia “Lu criature”, portata in scena dall’associazione “Sul palco della vita”.
La seconda serata andrà in scena martedì 7 agosto con la commedia “Doppia coppia” interpretata dalla compagnia teatrale “Sipario ostunese”, mentre la serata conclusiva si svolgerà mercoledì 8 agosto e rappresenterà un tributo all’intera opera di Crescenzio.
L’idea della rassegna teatrale dedicata a Mario Crescenzio è stata accolta dall’assessore al Turismo del Comune di Ostuni, Vittorio Carparelli, su proposta del consigliere comunale Giuseppe Francioso. Entrambi hanno voluto così rendere omaggio con questa rassegna a un faro della cultura ostunese, che fu maestro di arte e di vita.