Si sono svolte ieri, lunedì 5 novembre, a Ostuni le celebrazioni in occasione della Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.
Le autorità militari, istituzionali, civili e religiose si sono date appuntamento, nell’anno del centenario dalla fine della Grande Guerra, insieme all’amministrazione comunale, alle associazioni degli ex combattenti, ai decorati al valor militare, ai familiari dei caduti e dei dispersi in guerra, ai protagonisti della Resistenza, ai reduci delle deportazioni, dell’internamento e della prigionia, per ricordare l’eroismo di quanti si sono battuti al fronte perdendo la vita.
Le celebrazioni hanno avuto inizio alle ore 9.30 con il raduno presso il “Parco della Rimembranza”, a cui ha fatto seguito la funzione religiosa officiata presso la Chiesa delle Grazie. Alle ore 11 si è tenuta la deposizione delle corone d’alloro presso il Monumento ai Caduti di Piazza Matteotti, seguita dagli interventi del sindaco Gianfranco Coppola delle autorità cittadine. Il corteo ha poi proseguito verso Viale dello Sport dove è stata deposta un’altra corona d’alloro ai piedi del Monumento ai Caduti in Mare.
«L’amministrazione comunale ha ritenuto opportuno indirizzare l’iniziativa di oggi a giovani e giovanissimi – ha dichiarato ieri il sindaco Coppola – pertanto anziché festeggiare l’Unità Nazionale e delle Forze Armate nella data convenzionale del 4 novembre si è preferito spostare a lunedì 5 le celebrazioni. Cento anni fa si metteva fine alla Grande Guerra, un aspro conflitto in cui hanno perso la vita trecento soldati ostunesi. Mi è sembrato doveroso in quest’occasione soffermarci in Villa comunale nei pressi della statua che rappresenta l’ostunese Antonio Antelmi, Tenente dei Bersaglieri pluridecorato, che perse la vita in giovanissima età durante la Prima Guerra mondiale. Ne ha ricordato le gesta, la professoressa Enza Aurisicchio, che ha illustrato i riconoscimenti attribuiti durante la sua breve, ma brillante carriera militare.
Giornate come queste servono a mantenere vivo il ricordo dei nostri valorosi concittadini e a rendere omaggio al loro enorme sacrificio in nome della Patria. Tra i caduti della Grande Guerra – continua Coppola – è stato ricordato il soldato ostunese Zaccaria, le cui spoglie giacciono in un Sacrario al nord, mentre nel nostro ufficio anagrafe non è stata mai presa nota nemmeno del suo decesso. Questo dà la misura di quanto sia facile dimenticare persone che sono state invece così determinanti per la crescita sociale e culturale del popolo italiano. Il monito che s’impone è quello di onorare i caduti e non permettere che la storia dimentichi il loro contributo. Ringrazio tutti i rappresentanti istituzionali e delle Forze dell’Ordine che oggi sono intervenuti, il Commissariato di Polizia di Ostuni rappresentato dal vice questore aggiunto Gianni Albano; tutte le scuole e il coro “Antonio Legrottaglie”; le associazioni combattentistiche locali. Anche quest’anno – conclude Coppola – ritengo siamo riusciti a rendere il giusto tributo ai nostri soldati deceduti e anche ai tanti che in questo momento sono occupati in missioni internazionali, o laddove la popolazione ha bisogno di aiuto. Mi riferisco alle zone colpite da terremoti, inondazioni, nubifragi e da tutte le conseguenti sciagure che stanno seminando morte e devastazione su tutto il territorio nazionale».