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Ottobre 13 2024

Parco Dune Costiere, ritrovata carcassa di tartaruga spiaggiata sul bagnasciuga

Un esemplare adulto di Caretta Caretta è stato rinvenuto senza vita sul litorale del Parco Dune Costiere. Il direttore Milone spiega cosa fare in caso di ritrovamento

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La carcassa di una tartaruga Caretta Caretta è stata rinvenuta sul bagnasciuga del litorale interno al Parco naturale regionale delle Dune Costiere. A darne notizia, il direttore Angela Milone che, nella nota a sua firma diffusa alla stampa, spiega anche come comportarsi nel caso in cui ci si imbattesse in un esemplare simile, morto oppure ferito. Dopo aver appreso dello spiacevole ritrovamento, la direttrice ha avvisato i vigili urbani del comune di riferimento, fornendo le informazioni utili alla localizzazione e a un tempestivo intervento di rimozione.

«Comunico con dispiacere – scrive il direttore Miloneche è stata ritrovata una carcassa di tartaruga marina di dimensioni medio-grandi sul litorale ostunese in area Parco. Lo spiacevole ritrovamento mostra l’esemplare senza vita, che è proprio ciò che non consente l’intervento del Centro Fauna Selvatica della Provincia di Brindisi e/o l’intervento di una delle aree marine protette limitrofe specializzate.

 La tartaruga comune o tartaruga Caretta è la tartaruga marina più comune del mar Mediterraneo. La specie è diffusa in molti mari del mondo, ma è fortemente minacciata in tutto il bacino del Mediterraneo ed è ormai al limite dell’estinzione nelle acque territoriali italiane.

L’occasione – spiega il Direttore Miloneè utile per sintetizzare cosa fare in situazioni analoghe. Se ci si ritrova di fronte ad una carcassa occorre avvisare le forze dell’ordine, perché possano procedere con lo smaltimento della stessa. In questo caso, effettuare delle analisi può essere un passaggio molto importante, perché può consentire al personale specializzato di tentare di ricostruire le dinamiche del decesso e le cause.

Quando, invece, si ha la fortuna di imbattersi in animali feriti o appena nati, tartarughe, ma non solo, occorre immediatamente darne comunicazione al Centro Fauna Selvatica della Provincia di Brindisi e/o, se si tratta di tartarughe, ai vicini Centri di Recupero Tartarughe marine (CRTM) come per esempio: CRTM Manfredonia, sito presso l’Oasi Lago Salso, gestito da Legambiente onlus ed operativo nei territori delle province di Campobasso (Compamare Termoli), Foggia (Compamare Manfredonia) e Barletta-Andria-Trani (Compamare Barletta); CRTM Molfetta, sito nel Comune di Molfetta ed operativo nei territori delle province di Barletta-Andria-Trani (Compamare Barletta), Bari (Direzione Marittima Bari), Brindisi (Compamare Brindisi); CRTM Torre Guaceto, sito nel comune di Carovigno ed operativo nelle province di Taranto (Compamare Taranto) e Brindisi (Compamare Brindisi); CRTM Boschi e Paludi di Rauccio, operativo nella provincia di Lecce (Compamare Gallipoli).

 Tutte le segnalazioni possono essere fatte direttamente alle forze dell’ordine o, se in area Parco, allo stesso Direttore, che provvederà ad eseguire la corretta procedura. Vorrei ricordare – conclude Miloneche le tartarughe nuotano nei nostri mari da più di 200 anni e che l’estate scorsa e precisamente il 22 agosto, in area Parco, ne sono nate più di 50 esemplari della specie protetta Carretta Carretta».

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