Giosuè Prezioso e suo padre Franco sono i protagonisti di “Josh&Franco” per “This is What a Generation Sounds Like – Ecco qual è il suono di una generazione”, un progetto di respiro europeo realizzato da “The European Podcast” e “Are We Europe”. Padre e figlio raccontano la loro quotidianità vissuta a distanza, attraverso le loro conversazioni telefoniche diventate dei podcast animati che vengono diffusi in tutti gli stati dell’unione europea.
Lo scopo del progetto che vede protagonisti i due ostunesi è quello di portare in giro per tutto il continente le storie personali dei giovani europei, affrontando una vasta gamma di questioni che li riguardano. La serie è prodotta in collaborazione con Allianz Kulturstiftung, una fondazione culturale no-profit indipendente impegnata a rafforzare la coesione in Europa utilizzando gli strumenti dell’arte e della cultura.
Franco e Giosuè Prezioso, iniziano a raccontare la loro storia di amicizia, orgoglio, comprensione ed empatia, partendo proprio da Ostuni. Giosuè ha 28 anni, specializzato in economia e legislazione dei Beni culturali, è professore e ricercatore presso istituti internazionali europei e statunitensi. Ha vissuto al Cairo, Roma, Firenze, Londra, New York e Boston. Oltre all’insegnamento, scrive, organizza e cura mostre e progetti a sfondo culturale. Suo padre Franco, il co-protagonista della storia, è un imprenditore trasversale. Volto assai noto in Ostuni, ha avviato la sua carriera professionale nel campo della ristorazione per poi passare anche all’immobiliare, investendo nel potenziale attrattivo del centro storico della Città bianca, dove ha contribuito a creare un ambiente aperto, accogliente e davvero internazionale.
«Il progetto è unico nel suo genere – spiega Giosuè Prezioso, co-produttore della serie “Josh&Franco” insieme a Katz Laszlo – parte dall’Europa e ha l’intenzione di selezionare storie ‘speciali’, come le definiscono loro, che narrino non della grande città europea, ma della periferia. I podcast servono a diffondere le storie di formazione di giovanissimi e giovani di massimo 35 anni, che vivono esperienze di abusi, sofferenza, transizioni, realizzazioni e tuttavia raggiungimenti di traguardi e vittorie. Il bando per partecipare al progetto prevedeva che si inviasse un pitch, una pillola, di un minuto che sintetizzasse la storia. All’organizzazione sono arrivate centinaia di propposte, da tutti e 27 i paesi dell’Unione e i criteri erano sicuramente la pertinenza, coerenza, creatività, bisogno e unicità della storia. Io e papà abbiamo partecipato tardi, eppure siamo stati selezionati come prima storia ad aprire la serie. In un paio di giorni abbiamo addirittura scalato le classifiche. Questo non solo ci riempie di orgoglio, ma ci fa anche pensare che la rivoluzione e il progresso si possono davvero innescare dal basso, come dalla nostra Ostuni, dove la storia è nata, si è evoluta e continua ad arricchirsi.
Nel giro di pochissimo – continua Giosué – la produzione ha aggiunto ai podcast le illustrazioni animate che ritraggono me e papà per rendere più immediata la comprensione di tematiche a volte parecchio delicate, rendendo i toni giocosi e talvolta comici. Proponiamo al pubblico una storia inconsueta: padre e figlio, entrambi omosessuali. Ostuni è presente in maniera importante nell’opera: nelle nostre parole, nella musica, nelle illustrazioni. I podcast sono in lingua inglese, ma è possibile attivare la traduzione simultanea.
“Josh&Franco” al momento sta andando benissimo, è fra i podcast più ascoltati in paesi come la Romania, per esempio, uno stato rinomatamente ultra conservatore e con tendenze omofobe. Abbiamo inoltre rilasciato interviste ad alcune emittenti radiofoniche del Regno Unito e per il sito web del Financial Times, ricevendo commenti splendidi da gente da tutto il mondo. In cantiere abbiamo invece un progetto 100% made in Italy, ma è presto per parlarne».
