Sono otto i ragazzi fermati in seguito alle indagini seguite alla morte di Antonio Stano, il pensionato di Manduria, vittima delle angherie di una baby gang.
La Polizia ha eseguito il fermo di otto persone, di cui sei minori di 17 anni e due maggiorenni di 19 e 22 anni, su mandato della Procura di Taranto.
Gli otto farebbero parte della cosiddetta “Comitiva degli Orfanelli” ritenuta responsabile del pestaggio e di atti di bullismo nei confronti di Antonio Stano, morto lo scorso 23 aprile.
Adesso dovranno difendersi dalle pesanti accuse di tortura, danneggiamento, violazione di domicilio e sequestro di persona aggravati.
I video delle aggressioni e delle torture nei confronti del pensionato hanno consentito di attribuire responsabilità precise agli otto giovani, mentre altri sei minori restano indagati in stato di libertà.
La misura cautelare non riguarda l’ipotesi di omicidio preterintenzionale perché si attende il responso dell’autopsia eseguita dal medico legale qualche giorno fa per stabilire l’eventuale nesso di causalità tra violenze e decesso, o per appurare se le percosse abbiano aggravato lo stato di salute di Antonio Stano fino a determinarne la morte.
I giovani, secondo gli inquirenti, durante gli assalti nell’abitazione dell’uomo e per strada si sarebbero ripresi con i telefonini – poi sequestrati dagli investigatori – mentre sottoponevano la vittima a violenze e torture con calci, pugni e bastoni di plastica, per poi diffondere i video in una chat di Whatsapp, chiamata “Comitiva degli Orfanelli”.
I componenti della baby gang da qualche tempo si erano accaniti contro il pensionato, ex dipendente dell’Arsenale militare, che soffriva di un disagio psichico ed era quindi incapace di difendersi e di reagire.
