Ancora lui, sempre lui, ovviamente in una nuova disciplina. Pur dall’altra parte del mondo e pur cambiando condizioni e materia, il risultato resta lo stesso: Piero Rosario Suma conquista l’ennesima medaglia, quella più ambita, quella che porta il colore ed il peso dell‘oro.
Teatro delle imprese sportive del titolato atleta ostunese stavolta sono i prestigiosi Invictus Game di Sydney, i giochi internazionali paralimpici dedicati ai militari che hanno contratto disabilità permanenti in servizio o per causa di servizio. Invictus sta per invincibile, infaticabile, sinonimi che calzano a pennello al tenente Suma, ormai un simbolo ostunese nel mondo, una forza della natura capace di portare a casa ripetuti titoli tra lanci (di peso, giavellotto e disco), canottaggio e parabadminton.
Durante l’avventura australiana, Piero si è cimentato nel tiro con l’arco, disciplina in cui ha ottenuto un’importante settimo posto nel singolare, mentre è arrivato l’oro per la squadra tricolore. Piccolo rammarico la concomitanza tra la gara di tiro con l’arco e quella di lancio, perché anche lì, l’ostunese avrebbe certamente detto la sua, portando a casa magari una ulteriore medaglia. Ma nel segno di quella poliedricità a cui ha ben abituato, era il momento di misurarsi con un’altra sfida. Una sfida vinta, perché prendendo in prestito lo slogan della manifestazione, He’s Invictus!
Agli Invictus Games di Sydney (20 – 27 ottobre), diciotto nazioni si sono sfidate in undici discipline, tra gli oltre cinquecento atleti grandi risultati sono arrivati dai diciassette azzurri del Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa. Nel tiro con l’arco tre medaglie in tre finali, con il terzetto arco olimpico open Tomasulo, Bove e appunto Suma che hanno superato in finale per 6 a 4 la Romania. Argento e bronzo individuale per Tomasulo e Bove. Nel nuoto sono ben nove le medaglie conquistate e, ad una giornata dalla conclusione, nel complesso l’Italia vanta sei ori tre argenti e sette bronzi.