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Dicembre 14 2024

Porto di Villanova e ripristino del ‘porta a porta’ nelle contrade: le considerazioni di Angelo Pomes

Il capogruppo in consiglio dei democratici espone le sue considerazioni in merito all’ottenimento del finanziamento per il dragaggio del porto e al ripristino della raccolta porta a porta nelle contrade

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La confusione regna sovrana, secondo Angelo Pomes. Il capogruppo in consiglio dei democratici, candidato sindaco per il PD alle ultime elezioni amministrative, esprime le sue considerazioni in merito al finanziamento regionale di circa due milioni di euro intercettato dall’amministrazione comunale per il dragaggio del porto di Villanova, intervento che presuppone un più ampio progetto di riqualificazione. Accanto a ciò, il consigliere Pomes si esprime anche in merito al ripristino del porta a porta nelle contrade, rendendo pubbliche le sue considerazioni attraverso una nota stampa.

«L’ottenimento del finanziamento regionale per il dragaggio del porto di Villanova ed il ripristino del servizio di raccolta dei rifiuti con il sistema del “porta a porta” nelle contrade – dichiara Angelo Pomessono due buone notizie.

In altre circostanze avremmo semplicemente ribadito che avevamo ragione e ci saremmo congratulati con l’Amministrazione per aver cambiato idea ed aver rivisto le proprie decisioni.

Purtroppo entrambe le circostanze però certificano l’assenza di una visione di sviluppo della nostra città nell’interesse collettivo di tutti i cittadini.

Da tempo sosteniamo che la riqualificazione e la rifunzionalizzazione del Porto di Villanova può, secondo noi deve, seguire il percorso pubblico di realizzazione e gestione dell’intervento.

In un sol colpo viene meno l’alibi dell’assenza di forme di finanziamento pubblico, alla base della scelta delle ultime Amministrazioni di cdx di affidare ai privati la realizzazione delle opere e la relativa gestione trentennale, un processo attivato nel 2009 con la proposta di Italia Navigando.

La riapertura di tale anacronistico percorso – continua Pomesgià discutibile nelle procedure, rischia di esporre l’Ente a ricorsi e contenziosi, viene definitivamente messo in discussione anche nel merito con l’ottenimento dei suddetti fondi regionali. Ciò è la prova provata che quello che fino ad ora è mancato è la progettualità e la visione nell’interesse generale e non già la disponibilità di forme di finanziamento pubblico per la realizzazione di tali importanti opere.

Analogo discorso dobbiamo farlo per il ritorno al servizio di raccolta dei rifiuti con il sistema del “porta a porta” nelle contrade, di per sé una buona notizia, ma al contempo la fotografia impietosa di un fallimento nella gestione del servizio con evidenti falle di chi ha responsabilità politiche ed amministrative.

Quanti disservizi e disagi si sarebbero potuti evitare negli ultimi mesi se ci fosse stato maggiore confronto e dialogo soprattutto con quanti tra forze politiche e cittadini erano contrari a tale cambiamento.

Molti i difetti di comunicazione e le scelte dimostratesi sbagliate – conclude Pomesche hanno generato confusione e rabbia nei confronti di cittadini che si sono sentiti discriminati».

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