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Dicembre 14 2024

Presunte infiltrazioni mafiose a Ostuni: botta e risposta tra consigliere Pinto e sindaco Cavallo

Il sindaco risponde alle accuse mosse dal consigliere d’opposizione Andrea Pinto, dopo la pubblicazione della relazione semestrale della Dia

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È stata resa pubblica qualche giorno fa la relazione della Dia – direzione investigativa antimafia su monitoraggio e risultati raggiunti nel secondo semestre del 2020. Nel quadro nazionale della lotta alla criminalità organizzata compare, oltre alla vicina Carovigno, commissariata per presunte infiltrazioni mafiose dallo scorso 11 marzo, anche il Comune di Ostuni, attenzionato per sei mesi dalla commissione d’accesso ispettivo nominata dal Prefetto di Brindisi, Carolina Bellantoni.

In attesa che il Governo decida se commissariare o meno per 18 mesi anche l’ente comunale ostunese, il consigliere d’opposizione Andrea Pinto, in forza all’area civico-socialista, commenta quanto riportato dalla Direzione investigativa antimafia in merito alla situazione ostunese.

«Con profondo rammarico – ha spiegato il consigliere Pintomi ritrovo a constatare la menzione espressa della nostra Comunità nell’analisi svolta dagli inquirenti, in riferimento a fatti ormai noti ed all’interdittiva antimafia che è pendente sul nostro territorio comunale dallo scorso novembre. Non è stato salvaguardato quell’amore per la Comunità che viene in ogni occasione millantato, in quanto le conseguenze di tali vicende saranno da scontare su molteplici fronti, su tutti quello turistico ed imprenditoriale, rappresentanti linfa vitale per il territorio. In un contesto di ripartenza post-pandemica, nel quale spesso si è fatta menzione di numerosi fondi e progetti di ripresa ai quali la nostra comunità parteciperebbe, sicuramente appare chiaro come una situazione caratterizzata da simili intrecci e da una tale incapacità gestionale non risulti d’aiuto. Per questo ritengo che, da padri di famiglia e con la dovuta diligenza, gli amministratori avrebbero dovuto fare un passo indietro già dagli albori di questa spiacevole vicenda che colpisce tutti noi in quanto ostunesi».

Giunge a stretto giro la risposta del sindaco di Ostuni, Guglielmo Cavallo, che dichiara: «Il confusionario intervento del consigliere Pinto si inserisce nella narrazione che da oltre un anno una parte dell’opposizione cittadina e giornalisti compiacenti hanno avviato e vede la nostra città ingiustamente descritta come in preda alla criminalità. Questa rappresentazione, volutamente distorta della realtà, oltre ad arrecare un danno gravissimo all’immagine di Ostuni e degli ostunesi, comporta un giudizio implicitamente accusatorio nei confronti delle forze dell’ordine che non possiamo condividere perché non corrisponde al vero. Pinto avrebbe dovuto capire che non c’è alcuna interdittiva antimafia pendente sul nostro Comune. Al contrario, la nostra amministrazione ha posto in atto molte iniziative volte a tutelare la legalità e, chi ignora consapevolmente questo dato inconfutabile, vuole evidentemente tentare di condizionare chi è chiamato ad assumere decisioni in  queste ore, dopo l’ispezione prefettizia che è attività ben diversa dalla relazione del 2020 alla quale si richiama Pinto. La nostra amministrazione ha dimostrato grande capacità di intercettare finanziamenti pubblici e ha acquisito credibilità presso grossi investitori, cosa che non era avvenuta quando Pinto era in amministrazione; questo dato deve far riflettere sul presente e sul futuro di Ostuni e invogliare tutti a desiderare il bene della nostra città».

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