Il Consiglio comunale del 30 settembre ha lasciato più di un motivo di preoccupazione tra i componenti del movimento politico Prima Ostuni. Tra bilanci consolidati contestati, finanziamenti persi e varianti urbanistiche contestate, due argomenti hanno scatenato le maggiori polemiche: il Project Financing per la refezione scolastica e quello per un impianto di cremazione.
Il primo tema discusso riguarda l’assegnazione del servizio di refezione scolastica per 25 anni al gruppo Ladisa. Giovanni Fedele, coordinatore cittadino di Prima Ostuni, commenta: «NO all’affidamento per 25 anni della Refezione Scolastica sulla base di una manifestazione d’interesse del gruppo Ladisa, società discussa sul piano politico perché molto vicina all’Amministrazione Regionale targata PD e sul piano giuridico per i tanti contenziosi aperti nel territorio regionale. Nonostante tutte le linee guida dell’Anac prevedano di non andare oltre i 10 anni per l’affidamento di servizi pubblici, l’Amministrazione Comunale ipoteca il futuro dei nostri figli per un quarto di secolo facendo guadagnare all’azienda privata molti milioni di euro, perché il costo del pasto per ogni singolo bimbo/a, salirà di almeno il 30%. Un modo di governare che dovrebbe far vergognare». La decisione, secondo Prima Ostuni, rischia di aumentare del 30% il costo del pasto per ogni bambino e favorire ingenti guadagni a un’azienda privata, senza adeguate garanzie per i cittadini.
Il secondo progetto riguarda la costruzione di un impianto di cremazione su larga scala, previsto all’interno di un ampliamento del cimitero con nuove cappelle. L’iniziativa è presentata da due diverse aziende private e mira a diventare un punto di riferimento per tutta la provincia di Brindisi. Fedele precisa: «L’altro argomento, su cui noi di Prima Ostuni non siamo pregiudizialmente contrari, ma vorremmo vederci chiaro, é il Project Financing per la creazione di un mega impianto di cremazione presentato da due diverse aziende private. Dico mega perché il Progetto é legato all’allargamento del Cimitero con la costruzione di Cappelle: per ammortizzare i costi l’impianto di cremazione sarà enorme e diventerà il punto di riferimento dell’intera Provincia di Brindisi. L’Amministrazione Comunale, con la sua risicata Maggioranza, approva questo progetto, al buio, chiavi in mano, senza linee guida, senza prescrizioni, senza un preventivo confronto con le Confraternite, con il Forum, con i cittadini, circa la localizzazione che presumibilmente sarà a cento metri da un Istituto Superiore, con una strada ad alta densità di traffico soprattutto in alcuni periodi dell’anno, senza la valutazione costi- benefici e senza una rassicurazione circa i fumi prodotti dall’impianto che presumibilmente brucerà decine di corpi al giorno. La città chiede di essere informata». Secondo Prima Ostuni, il progetto sarebbe stato approvato senza un confronto con le comunità locali, senza studi sui costi-benefici e senza considerare l’impatto sulla salute e sul traffico.
Non sono mancate critiche anche sull’organizzazione del Consiglio comunale, a seguito del quale Fedele osserva: «Peccato che i cittadini non assistano ai Consigli perché nel vedere i numeri risicati della maggioranza, si divertirebbero un mondo soprattutto ad assistere a consiglieri inseguiti nei bagni per rientrare a votare. Uno spettacolo indecoroso che dovrebbe far vergognare».