Le elezioni per il rinnovo della Provincia di Brindisi si terranno domenica 14 ottobre.
A confermarlo, il presidente facente funzioni Domenico Tanzarella che, nel corso di una conferenza stampa, ha ribadito la legittimità dei suoi atti ed è intervenuto commentando gli aspetti istituzionali della faccenda, dopo la decisione del Tar di Lecce.
Il pronunciamento del Tar, che reca la data del 4 luglio scorso, intimava al presidente facente funzioni di «indire, nel termine di 30 giorni dalla notificazione o comunicazione del presente provvedimento, le elezioni per la nomina del nuovo presidente della Provincia, da tenersi comunque entro 45 giorni dalla data dell’indizione». Se non dovesse farlo, scrivono i giudici del Tar, verrà nominato «quale commissario ad acta il Prefetto di Brindisi il quale provvederà nei successivi 30 giorni».
«Il Tar– afferma l’ex sindaco di Ostuni- ha dato un termine di 30 giorni dalla comunicazione al sottoscritto. Se non lo dovessi fare io, ma lo farò, ci sono altri 30 giorni per il Prefetto più i 45 entro i quali si devono tenere le elezioni. Quindi sono 105 giorni potenziali con cui arriviamo alla data che io avevo già indicato».
Tanzarella poi ha voluto sottolineare come, sin dal momento della sua nomina, è stato avviato un dialogo «con il Ministero per avere contezza della data delle elezioni provinciali». Il presidente facente funzioni ricorda poi che, al momento, non si sono ancora insediate le nuove giunte nei Comuni in cui si sono svolte le amministrative, sottolineando che il «Ministero ha risposto che fosse opportuno indire le elezioni in un periodo successivo a 45 giorni dall’insediamento dei consigli comunali».
Per quanto riguarda invece la presunta illegittimità degli atti da lui firmati, accusa mossagli dai suoi avversari, Tanzarella replica in questo modo: « Non c’è alcun problema di rappresentanza legale dell’ente da parte mia, perché ero il primo degli eletti dei consiglieri provinciali, gratificato dalla fiducia di gente come Mennitti, Vendola o Maurizio Bruno, grazie a cui sono stato investito del ruolo di vicepresidente della Provincia. E se si dovesse rivotare per il presidente,io rimarrò a fare il consigliere se non decideranno diversamente. Si mettano l’anima in pace».
