spot_imgspot_imgspot_img
8.9 C
Ostuni
Settembre 26 2025

Questione meridionale ed equità sociale: si costituisce a Ostuni il Movimento 24 Agosto

Guidato da Pino Aprile, autore del celebre “Terroni”, il movimento è costituito da un gruppo di persone coscienti del fatto che questo Paese, ormai da un secolo e mezzo, fa finta di non vedere che esiste una questione meridionale, ovvero l’abbandono del Sud da parte dello Stato

- Advertisement -

Il 23 dicembre scorso si è costituito a Ostuni il Movimento 24 Agosto, primo circolo in provincia di Brindisi dell’associazione politico culturale che si ispira ai principi e valori della Costituzione Repubblicana e della Dichiarazione Universale dei diritti dell’Uomo. Il movimento 24 agosto, che prende il nome dal giorno in cui è stato fondato ed è guidato da Pino Aprile, autore del celebre “Terroni”, è costituito da un gruppo di persone coscienti del fatto che questo Paese, ormai da un secolo e mezzo, fa finta di non vedere che esiste una questione meridionale, ovvero l’abbandono del Sud da parte dello Stato. Qui non si realizzano le ferrovie, le autostrade, le infrastrutture, potenziate invece nel resto del Paese anche con i soldi dei meridionali; non si offre l’assistenza sanitaria e la possibilità di istruirsi con la stessa qualità.

La stella polare del movimento è l’equità, intesa non solo come effettiva uguaglianza dei diritti per tutti i cittadini, ma quale compito prioritario dello Stato, delle istituzioni e dell’intera comunità, secondo quanto detta la Costituzione, affinché si realizzino le condizioni morali e materiali per offrire a tutti, uomini e donne, ovunque vivano, le stesse opportunità di sviluppare le proprie doti. Questo è il pilastro della democrazia. Il Movimento 24 Agosto si propone di raggiungere i suoi fini organizzando attività culturali e azioni politiche nonviolente, per rendere palesi e moralmente intollerabili le disuguaglianze, e perseguire una effettiva e concreta eguaglianza.

L’equità è un valore universale e la condizione di minorità di diritti e possibilità degli abitanti del Mezzogiorno d’Italia costituisce il più ampio e duraturo divario al mondo fra aree di uno stesso Paese, frutto di una iniqua politica ultrasecolare che ha distribuito in modo squilibrato le risorse comuni. Il fine del movimento non è privilegiare un territorio, ma eliminarne il ritardo imposto e, ove l’equità si raggiungesse, tutelarla; una politica territoriale, invece, diviene di fatto razzista, mirando a ottenere sempre più per alcuni, anche a svantaggio di altri e il limite di una tale politica è tutto ad alcuni, niente agli altri.

«Al circolo di Ostuni, presto ne seguiranno altri: le adesioni si moltiplicano – dichiara Francesco Francioso, coordinatore della rete provinciale brindisina per il Movimento – e provengono da tutta Italia e anche dall’estero».

Daniela De Palo, ostunese d’adozione, è stata eletta all’unanimità dai già numerosi iscritti al movimento, come coordinatrice del circolo ostunese. «Dobbiamo smetterla di arrangiarci con ciò che ci viene concesso – dice la De Palo – e già il fatto in sé che ci siano concessioni, implica il rapporto di subalternità a cui il Sud è stato costretto per oltre centocinquant’anni. Bisogna rivendicare invece l’equità territoriale. Sono onorata di questo incarico e anche un po’ spaventata, per via del fatto che pochi mi conoscono. Ma riuscirò a farmi valere: ho in cantiere tante iniziative. È necessario capovolgere il paradigma che ha sempre visto il nostro territorio protagonista dell’ingegno per necessità e passare invece alla valorizzazione delle sue potenzialità».

Ricevi tutte le ultime notizie

Prova il nuovo canale Telegram gratuito di Ostuni News

- Advertisment -
- Advertisment -spot_img