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Ottobre 17 2024

Revisione contratti La Nostra Famiglia, i genitori: «Accanto ai terapisti in questa battaglia»

I genitori dei bambini assistiti da La Nostra Famiglia di Ostuni si schierano dalla parte dei dipendenti del centro che, come altre centinaia di colleghi attendono da 14 lunghi anni il rinnovo delle condizioni contrattuali

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I genitori dei bambini seguiti presso La Nostra Famiglia si schierano dalla parte di terapisti e assistenti, da lungo tempo in attesa di una rimodulazione dei contratti di lavoro. L’ultimo capitolo della vicenda, apertasi 14 anni fa con il mancato rinnovo del contratto Aris sanità privata, inizia lo scorso gennaio con una comunicazione di disdetta unilaterale dei contratti applicati ai lavoratori da parte de La Nostra Famiglia.

Quest’ultima, con una lettera alle segreterie nazionali e territoriali Cgil, Cisl e Uil e con una mail ai lavoratori, aveva infatti fatto sapere che dal 1° febbraio 2020 sarebbe stato applicato un nuovo contratto che prevede, tra gli altri, l’aumento di due ore del monte ore settimanale a parità di salario. Dopo mesi di negoziazione, l’Associazione La Nostra Famiglia ha stabilito, per circa 1600 dipendenti operanti nei Centri di Riabilitazione, nelle Direzioni Centrali e Regionali, che è confermata l’applicazione del CCNL CDR con il riconoscimento del 50% dell’importo corrispondente all’aumento retributivo del contratto nazionale sottoscritto lo scorso 8 ottobre.

La scelta non ha soddisfatto la Fp Cgil e nemmeno i genitori ostunesi, che spiegano: «Siamo genitori di bambini con patologie, malattie rare, bambini che dalla vita non hanno nulla di scontato, ma qualsiasi cosa per loro è una conquista ed è frutto di un lavoro immane. Non facciamo tutto da soli, però. Siamo affiancati da terapisti che rendono una diagnosi che spesso non lascia molte speranze per il futuro, accettabile. Trasformano la disperazione in speranza. Accolgono questi bambini, li prendono dalle braccia tremanti delle mamme e li avvolgono con calore e spesso quel calore arriva a noi genitori, noi che troppe volte abbiamo stretto quelle mani fredde e distaccate dei dottori che “sentenziano” , e, ora,  ci ritroviamo nelle mani di questi terapisti, che di freddo non hanno nulla.

Sono gli operatori de La Nostra Famiglia, un centro riabilitativo che ha sedi sparse in tutta Italia. Ultimamente i nostri operatori stanno affrontando un periodo buio – continuano i genitori – si battono da tempo per un contratto che non è rinnovato da ben 14 anni e come premio hanno ricevuto una sostituzione peggiorativa sotto tutti i punti di vista! Annienta totalmente la loro  professionalità e svaluta il loro operato.  Per mesi hanno lavorato in condizioni senza precedenti, senza mai far pesare la situazione ai loro piccoli utenti, continuando a lavorare con la stessa passione di sempre,  ma con la consapevolezza che per la sede il loro lavoro e sottovalutato.

La Nostra Famiglia nasce dalla volontà di Don Luigi Monza, che fondò questo centro riabilitativo con l’intenzione di lavorare come un unica grande famiglia,  cosi è stato fino a quando, si è aperta questa “lotta” interna. Noi genitori, purtroppo, siamo solo spettatori di quanto sta accadendo ma riteniamo che la vera eccellenza, che per molti anni è stata La Nostra Famiglia, in ambito riabilitativo, sia dovuta solo e soltanto ai terapisti e pensiamo che si dovrebbe preservare tale eccellenza. Siamo molto preoccupati, e anche un po’ arrabbiati, dal trattamento che viene riservato ai nostri terapisti, perché chi ci andrà a rimettere saranno ancora una volta i loro fragili utenti, i nostri bambini.

Vogliamo che siano in molti a conoscere questa realtà – concludono i genitori – perché vogliamo far sapere ai nostri terapisti che noi siamo con loro,  noi conosciamo il loro valore, noi siamo uniti con loro in questa battaglia, per i nostri bambini».

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