Questa mattina, nel Salone dei Sindaci del comune di Ostuni, è stato formalmente sottoscritto il protocollo d’intesa denominato «L’Ulivo che rinasce» tra l’Amministrazione comunale e l’Associazione Coldiretti Brindisi. Il piano è volto alla rigenerazione del patrimonio olivicolo locale, fortemente compromesso dal batterio della Xylella fastidiosa che da anni colpisce la Puglia.
L’accordo prevede la concessione gratuita di giovani piante di varietà resistenti al batterio – tra le cultivar indicate figurano Leccino, FS17 (Favolosa), Lecciana e Leccio del Corno – destinate a piccoli agricoltori, associazioni e cittadini impegnati nella cura dei terreni colpiti.
Il Comune ha stanziato un budget di 40mila euro per l’attuazione del progetto e metterà a disposizione complessivamente 6mila piante. Nelle prossime settimane sarà pubblicato un avviso pubblico che consentirà ai richiedenti di presentare domanda per ottenere fino a 200 piante per beneficiario.
Si tratta di un’iniziativa in linea con altre azioni avviate in provincia di Brindisi per contrastare l’avanzata della Xylella e per sostenere il rilancio dell’olivicoltura attraverso reimpianti e varietà resistenti. Ad esempio, Coldiretti Puglia segnala che nei comuni della provincia sono già stati attivati reimpianti con varietà come Leccino, Lecciana, Leccio del Corno e FS17.
L’accordo riflette la consapevolezza che la lotta alla Xylella non riguarda solo la produzione agricola, ma anche la tutela del paesaggio, della biodiversità e dell’identità territoriale della Puglia, in particolare della zona della Piana degli Ulivi Monumentali che riguarda anche Ostuni.
In concreto, il progetto «L’Ulivo che rinasce» consente a cittadini, agricoltori e associazioni locali di essere parte attiva nella rigenerazione del paesaggio olivicolo e nella resilienza del territorio, offrendo supporto concreto (mediante piantumazioni di varietà tolleranti) e favorendo la responsabilizzazione collettiva.
Il periodo che ci attende è dunque strategico: l’avviso pubblico rappresenta il primo passo operativo, e sarà importante che il maggior numero possibile di beneficiari – piccoli agricoltori, terreni privati o associativi – partecipi all’iniziativa per garantire un impatto significativo. Resta da verificare nel dettaglio l’iter di selezione, le modalità di assegnazione e la copertura certa delle spese collegate (es. piantumazione, manutenzione, monitoraggio).
Con questo protocollo, il Comune di Ostuni consolida il proprio ruolo nella rete di interventi regionali e nazionali che mirano a contrastare la Xylella, dare nuova vita agli oliveti salentini e preservare un patrimonio storico-paesaggistico di valore internazionale.





