Un sessantaduenne è stato sbranato da due pitbull nelle campagne di San Ferdinando di Puglia, in provincia di Foggia.
L’uomo, Giovanni Camasso, invalido, stava raccogliendo verdura in una stradina di campagna alla periferia del paese, quando è stato aggredito dai due cani, dalla cui furia non ha potuto salvarsi. Il sessantaduenne è stato trovato in condizioni disperate dai soccorritori e trasportato prima nell’ospedale Cerignola e poi trasferito al Policlinico di Bari, dove è spirato due giorni dopo l’aggressione. Le ferite provocate dai morsi dei pitbull non gli hanno lasciato scampo.
Sul corpo dell’uomo è stata disposta l’autopsia, che sarà effettuata domani nell’Istituto di Medicina Legale del Policlinico. I due pitbull responsabili dell’aggressione sono stati sequestrati dai Carabinieri e si trovano attualmente custoditi in un canile.
I cani sono entrambi dotati di microchip, per cui i proprietari, identificati, sono indagati con l’accusa di omicidio colposo. Ci si chiede adesso come mai i due cani, uno proveniente dalla Sicilia, si trovassero liberi di scorrazzare nonostante la loro pericolosità.
I familiari del sessantaduenne chiedono che sia fatta giustizia per una morte che si sarebbe potuta evitare, se soltanto fosse stata rispettata la legge che obbliga i proprietari di esemplari pericolosi come i pitbull a custodirli in modo tale che non possano diventare “delle armi”, come li ha definiti Cosimo, il figlio di Giovanni Camasso.