Il Tar di Bari ha accolto la richiesta di sospensione dell’ordinanza emessa dal governatore della regione Puglia Michele Emiliano, che lo scorso 28 ottobre aveva disposto l’interruzione della didattica in presenza per tutti i livelli d’istruzione scolastica. Una decisione che arriva a seguito delle nuove disposizioni contenute nel Dpcm di novembre, secondo cui la regione Puglia rientra nella zona di rischio a media criticità, detta comunemente area arancione. Una categorizzazione che prevede la didattica in presenza nelle scuole elementari e nelle prime classi delle scuole medie. La motivazione ufficiale del Tar stabilisce proprio che “l’ordinanza interferisce, in modo non coerente, con l’organizzazione differenziata dei servizi scolastici disposta dal sopravvenuto DPCM 3 novembre 2020″.
Il ricorso era stato presentato dal Codacons di Lecce, assieme a una rappresentanza di genitori. La decisione dei giudici giunge in una fase in cui la giunta regionale lavorava a una nuova ordinanza (prevista per il 9 novembre). La quale, ora, dovrà necessariamente tener conto della decisione del Tribunale. Da cui, inoltre, viene indicata un’altra variabile di particolare rilevanza. Secondo i giudici, infatti, “in Puglia molte scuole e molti studenti non sono sufficientemente attrezzati per la didattica digitale a distanza”. E questo, spiegano, “si traduce in una sostanziale interruzione delle attività didattiche e dei servizi all’utenza scolastica”. Un’istanza avanzata anche da coloro che avevano inoltrato ricorso, lamentando proprio la complicata gestione di una didattica interamente a distanza.