Sulla tassa di soggiorno la polemica tra amministratori e addetti ai lavori resta aperta. Dopo il caso di Fasano, dove parte degli operatori alberghieri si sono opposti alla sua applicazione, interviene il presidente della sezione provinciale di AssoHotel, l’associazione nazionale imprenditori d’albergo che confluisce in Confesercenti. Il prof. Agostino Cavallo si esprime a favore della tanto discussa tassa di soggiorno, dichiarando di condividere pienamente la sua linea di principio.
«Ciò che deve essere assicurato a mio avviso da parte del Comune – spiega Cavallo – è la ricaduta sul territorio in termini di servizi da fornire tali da rendere accogliente, gradevole, confortevole il soggiorno del turista che giungono direttamente o indirettamente nel nostro territorio.
Dalla pulizia delle strade, all’illuminazione pubblica, alla creazione di parcheggi periferici con collegamento con il centro cittadino e con la costa, alla cartellonistica e segnaletica che indichi agevolmente vie, strade, località, punti d’interesse e ogni altra informazione di pubblica utilità che serve a meglio orientare la permanenza, alla manutenzione dei parchi, villette, monumenti, angoli e scorci della città.
In altre parole, ogni iniziativa e spesa finanziata dalle entrate dell’imposta deve servire a valorizzare e offrire un’immagine del territorio più accattivante per i visitatori, cosa tanto auspicata da tutti gli operatori del settore.
Infatti, l’entrata dovrebbe essere utile a creare quella positiva sinergia tra amministratori e operatori del settore per offrire – insiste Cavallo – servizi sempre più efficienti che generino quel turismo favorevole all’economia locale che coinvolga l’albergatore e ogni altro operatore economico e che dalla presenza del turista possa trarre un beneficio anche in termini di maggiore occupazione. L’abolizione dell’imposta di soggiorno non andrebbe sicuramente nella direzione rappresentata».