Martedì 13 agosto, alle ore 21, nella suggestiva cornice del Parco Archeologico di Santa Maria d’Agnano, a Ostuni, andrà in scena “La storia di Taborre e Maddalena. Del raccontar mangiando”.
Lo spettacolo, interpretato dall’attore Enrico Messina e dal musicista Mirko Lodedo, è inserito nella rassegna Teatro Madre, giunta quest’anno alla seconda edizione. “La storia di Taborre e Maddalena” è un viaggio nel tempo e nello spazio, un racconto a metà strada tra mito e realtà tra parole, musica e cibo.
In scena soltanto una tavola imbandita con cibi semplici, un attore e un musicista con una fisarmonica. Complici il suono delle posate nei piatti, il gorgoglio del vino che cade nel bicchiere, il tintinnio di un brindisi e la bellezza e la poesia di un paesaggio segnato dagli ulivi secolari e dal profumo della macchia mediterranea.
Il secondo appuntamento di Teatro Madre rivolto a un pubblico più adulto, narra la storia di due giovani, Taborre e Maddalena, che la sorte ha destinato a vite diverse. Fuggono per difendere il loro amore e trovano rifugio in una radura del Gargano, presso la casa di un vecchio pastore, costruita intorno a un albero di pere. Durante l’incontro silenzioso dei tre protagonisti, il vecchio pastore offrirà ai ragazzi il frutto dei semi coltivati per tutta la vita e a sua volta racconterà moltiplicando l’intreccio.
Protagonista del racconto dell’uomo è la storia di un re, di un’epoca lontana, dei suoi tre figli e del giardino, dove al centro si staglia un albero di pere.
Raccontare storie è contemporaneamente un’arte antica e una necessità profonda dell’essere umano. Dare forma di storia all’esperienza vissuta, per comprendere e dare ordine a quanto accade, conservarne la memoria, creare un senso di appartenenza. E nulla più del cibo quel senso di appartenenza, di condivisione evoca. Il cibo diventa un elemento identitario per il pubblico che, nel “racconto” del piatto che gli attori in scena stanno gustando, si riconosce, ritrovandosi idealmente seduto a tavola insieme ai protagonisti.
Così, intorno al canovaccio della storia, lo spettacolo si dipana attraverso una continua serie di improvvisazioni, legate al momento conviviale della tavola in cui, come in ogni convivio che si rispetti, tutto può accadere perché il cibo ha il sapore delle emozioni.
La II edizione di Teatro Madre è organizzata da Armamaxa- PagineBiancheTeatro – Residenza Teatrale di Ceglie Messapica con il sostegno del Museo Civico e Parco Archeologico di Ostuni e il Comune di Ostuni, per la direzione artistica di Enrico Messina e Daria Paoletta.
Con l’acquisto dei biglietti per lo spettacolo anche stavolta si potrà usufruire gratuitamente di una visita guidata alla scoperta del Parco Archeologico di Santa Maria di Agnano, a cura del SAC “La via Traiana”. La visita avrà inizio alle ore 19.30 e sarà accessibile solo previa prenotazione al 38/2656069 (posti limitati). Per i più piccoli è previsto un servizio di babysitting gratuito (età dai 4 ai 12 anni) Numero limitato di posti, solo su prenotazione, contattando il 389/2656069.
Un servizio navetta gratuito sarà inoltre attivo per raggiungere il Parco da Ostuni, con partenza alle ore 19 e alle ore 20 (e rientro a fine spettacolo) da Via Tenente Specchia (prenotazioni al 389/2656069).
Il costo del biglietto per assistere allo spettacolo è di 12 euro (ridotto a 10 euro per under 25 e over 65).
Il Parco Archeologico di Santa Maria di Agnano è collocato sulla statale SS16 Fasano- Ostuni (a 2 chilometri da Ostuni). Queste le coordinate da inserire nel Gps: 40°44’31.4”N – 17°33’30.0”E. Si consiglia di scrivere manualmente le coordinate nel browser di navigazione e di non seguire le indicazioni suggerite da Google Maps. Sulla card del Festival è riportato un codice QR che riporta al percorso corretto da seguire. L’accesso al Parco è indicato chiaramente dai cartelli stradali lungo il percorso.