Con il precedente album “Prenditi quello che meriti” è stato acclamato come una delle migliori realtà cantautoriali della sua generazione. Claudio Domestico, vero nome di GNUT, napoletano classe 1981, è considerato uno dei migliori cantatutori napoletani nel panorama nazionale: chitarrista, produttore compositore di colonne sonore, traccia con i suoi testi e la sua chitarra traiettorie che collegano la sua musica a Nick Drake e a John Martin, al blues, alla musica africana del Mali, oltre ovviamente alla sua tradizione napoletana.
La sua voce e le sue melodie sospese tra pop e folk che rimangono impresse dal primo ascolto troveranno casa a Teatro Madre, nella notte di San Lorenzo (mercoledì 10 agosto h. 21), al Parco Archeologico di Santa Maria di Agnano di Ostuni: agli spettatori regalerà, accompagnato dalla sua chitarra, un universo fatto di visioni che parlano di quotidianità semplice ma profonda.
Circondati da ulivi secolari che guardano il mare, il pubblico di Teatro Madre si lascerà accarezzare da “L’Ammore ‘o vero”, “Solo una carezza”, “Nu poco ‘e bene”, “Passione” e tante altre canzoni capaci di colpire dritto al cuore.
GNUT
Dietro il progetto Gnut si cela Claudio Domestico, una tra le migliori voci del cantautorato contemporaneo. Attivo dal 2008, dopo varie pubblicazioni in Italia, tra cui l’album “Rumore della Luce” (2009), sempre prodotto da Piers Faccini, per la prima volta Gnut varca i confini nazionali con “Hear My Voice”, distribuito in formato fisico (vinile 12” edizione limitata) in Francia ed Inghilterra. Questi quattro nuovi brani, scritti dal poeta Alessio Sollo e GNUT, e cantanti in napoletano, sono stati registrati alla fine del 2017 nello studio di Piers nelle Cevennes, in Francia. La voce di Gnut ben si sposa a questi brani, una voce familiare al cantautorato napoletano ma con un timbro moderno che rimanda ad Elliot Smith e Bon Iver. In queste quattro stravaganti composizioni, il mandolino chiacchera con una chitarra tremolo mentre le pelli delle tammorre si fondono con gli accenti della batteria e con i cori . Queste canzoni non raccontano solo di storie d’amore, tradimenti e serenate, ma lasciano trasparire tutto il fascino di una città come Napoli, che vive attraverso la rappresentazione e la reinterpretazione di Gnut!
Biglietto unico: 8 euro. Servizio Baby Sitting gratuito previa prenotazione.
A seguire, alle ore 23.15 (circa), nell’anfiteatro di paglia allestito all’interno del parco, lo spettacolo di Kuziba Teatro “Fiori del deserto” (biglietto unico 6 euro)
Per info e prenotazioni: +39 389 2656069. Biglietti disponibili anche su Vivaticket.it
Teatro Madre, con la direzione artistica di Enrico Messina e Daria Paoletta, è ideato e realizzato da Armamaxa/PagineBiancheTeatro, insieme al Museo Civico di Ostuni, promotore del festival, in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese e il sostegno dell’Amministrazione Comunale di Ostuni.