Ha ancora senso acquistare un televisore nel 2020? Anche se l’epoca della televisione generalista sembra essere in procinto di scadere, la fruizione dei servizi di streaming fa intuire che sono tanti i motivi per cui vale la pena di comprare un televisore di ultima generazione, così da poter godere della migliore esperienza possibile guardando un film su Disney Plus, uno show su Amazon Prime Video o una serie tv su Netflix: queste, d’altro canto, sono le risorse del nuovo intrattenimento al giorno d’oggi. Ma non è ancora tutto, perché è possibile perfino lanciare direttamente dallo smartphone i contenuti in streaming, in modo decisamente facile. Questo vuol dire che, continuando ad approfittare della precisione e della qualità di visione di una smart tv, si può giocare con Stadia in cloud gaming, ascoltare la musica con Spotify o visualizzare un filmato preso da Youtube.
Il successo delle smart tv
In realtà è ormai già da qualche anno che i televisori smart sono in circolazione, anche se è da poco che essi hanno iniziato a diffondersi a macchia d’olio, complici il calo dei prezzi e il miglioramento delle tecnologie che ha garantito un funzionamento più efficace. Ora non è certo difficile trovare smart tv dotati di sistemi operativi proprietari che non solo sono compatibili con la maggior parte dei servizi più comuni, ma sono anche estremamente rapidi. I marchi hanno investito sulle schede tecniche, e così oggi si hanno a disposizione processori molto più veloci rispetto a qualche anno fa e antenne wifi che hanno la capacità di gestire i dati in streaming: l’ideale per vedere film o serie tv in 4K HDR.
I sistemi operativi delle smart tv
Per ciò che riguarda i sistemi operativi, va segnalato che per i televisori smart fino a questo momento non è stato ancora identificato uno standard unificato vero e proprio. Diversi produttori si sono orientati su Android Tv in quanto si tratta del sistema che assicura la compatibilità migliore con le applicazioni e i servizi più diffusi attraverso il Play Store; inoltre il sistema viene aggiornato in maniera automatica da Google. In altri casi, però, è stata presa una decisione differente, e cioè si è optato per un sistema operativo proprietario: una soluzione che può comportare rischi e complicazioni di non poco conto. L’esempio di Samsung è positivo, in quanto il marchio coreano è stato in grado di integrare smart tv e smartphone in modo impeccabile, dando vita a un ecosistema completo che raccoglie un gran numero di servizi.
Gli altri brand
Altri marchi, però, non hanno avuto la capacità di raggiungere questo obiettivo, per esempio non riuscendo a mantenere sicuro e aggiornato il sistema operativo, che quindi rischia di non essere compatibile con i vari servizi nuovi in arrivo. Un esempio tra i più noti è quello di Disney Plus, la cui applicazione ufficiale non è disponibile per tutti i televisori smart che sono dotati di sistema operativo proprietario. Ma questo che cosa comporta per gli utenti? Il suggerimento più semplice è quello di puntare su marchi che dedichino la massima cura e altrettanta attenzione all’ecosistema, così da non correre il rischio di ritrovarsi con un apparecchio che in un paio di anni si può rivelare già obsoleto.
L’importanza del display
Un altro aspetto che non può essere sottovalutato, in vista della scelta di una smart tv, è quello relativo al display. A mano a mano che le tecnologie si evolvono, le diagonali diventano sempre più importanti, mentre le risoluzioni crescono: è il caso delle smart tv premium che associano una risoluzione 8K a diagonali da più di 70 pollici. Come è facile immaginare, un formato di questo genere presuppone un costo piuttosto elevato. Ciò non toglie che anche chi desidera spendere di meno abbia a disposizione un ampio ventaglio di opportunità, con funzioni tanto comode quanto innovative.
Quali sono i tagli di diagonale più diffusi
Le smart tv oggi possono avere una diagonale da 24 a 65 pollici, con soluzioni intermedie da 32 o da 40 pollici. Per quanto riguarda la risoluzione, è sempre preferibile puntare sul Full HD, mentre la risoluzione HD deve essere evitata, a meno che il budget a disposizione non sia davvero risicato. Oggi tutte le grandi produzioni vengono realizzate in 4K, anche se poi possono essere trasmesse senza problemi anche a risoluzioni inferiori.
Consigli per acquistare un televisore smart
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