Tre spari, a distanza di pochi secondi l’uno dall’altro, uditi distintamente nei pressi di piazza della Libertà.
Erano le 10.30 di questa mattina, sabato 1 settembre, quando alcuni malfattori hanno tentato a Ostuni di rapinare una succursale di Poste Italiane, ubicata nel centralissimo Corso Mazzini.
Ancora confuse al momento le notizie in merito. Da alcune testimonianze raccolte, pare che i malfattori fossero in cinque, armati di fucile, a volto coperto. Prima di entrare nell’ufficio hanno sistemato di traverso in Corso Mazzini un’Alfa Giulietta di colore nero, in modo da bloccare il traffico. Due banditi hanno fatto irruzione nella succursale di Poste Italiane, mentre gli altri tre sono rimasti fuori con i fucili puntati contro chiunque si avvicinasse.
Evidentemente la scelta di agire nella giornata di oggi non è stata casuale. Proprio stamattina un furgone portavalori avrebbe infatti scaricato il denaro che sarebbe servito al pagamento delle pensioni.
Il tentativo di rapina sarebbe naufragato per l’attivazione del sistema antirapina dell’ufficio postale e per l’arrivo sul posto di Gianni Albano, dirigente del Commissariato di Polizia di Ostuni. Non è ancora chiaro se i colpi di fucile siano stati sparati in aria da i malfattori o se fossero indirizzati nei confronti di Gianni Albano.
In ogni caso, dopo aver seminato il panico tra i dipendenti dell’ufficio e le persone che in quel momento si trovavano all’interno della succursale, i malviventi si sarebbero dati alla fuga a bordo di un’automobile di colore bianco, probabilmente un Ducato della Fiat; prima di fuggire hanno seminato sull’asfalto punte chiodate per impedire di essere inseguiti.
Fortunatamente nessuno è rimasto ferito dai colpi di fucile, ma è stato forte lo spavento di coloro, soprattutto pensionati, che si sono trovati all’interno dell’ufficio al momento dell’assalto armato e che sono ancora in stato di shock.
Sulla vicenda indaga il Commissariato di Polizia di Ostuni che sta cercando di ricostruire la dinamica dei fatti e di risalire ai malviventi.