Nuovi guai per il Th Resort di Ostuni, dove nella serata di giovedì 14 aprile, un incendio è divampato all’interno di un deposito della struttura sita lungo la costa ostunese, in zona Lamaforca.
Appena allertati sono intervenuti i Vigili del Fuoco, impegnati a lungo per domare le fiamme, supportati dalle volanti del Commissariato di Ostuni. Dalla prime indagini, coordinate dal nuovo vicequestore, Andrea Toraldo, non sembrano ancora emergere, almeno per il momento, elementi tali da definire una matrice dolosa. Ipotesi che resta comunque viva, così come quella accidentale.
Si tratta però del secondo caso negli ultimi mesi per l’ex Villaggio Valtur, che già lo scorso 2 marzo era stato costretto a fare i conti con una situazione analoga. Ecco perché il gruppo veneto, attraverso una nota diffusa, crede poco alla casualità e punta il dito verso il dolo:
«Il ripetersi di un altro grave episodio a due mesi di distanza dal primo e dopo le minacce che erano state rivolte alla direzione del TH Ostuni, ci costringe ad una forte denuncia e alla conseguente necessità di identificare quanto prima i colpevoli – dichiarano in una nota diffusa, Graziano Debellini e Gaetano Casertano, rispettivamente presidente e amministratore delegato – Questo gesto di stampo criminale è un grave attacco ad una realtà imprenditoriale come TH Resorts in prima linea per lo sviluppo del turismo al sud, che garantisce l’occupazione stagionale di oltre 3.000 persone.
Questo ennesimo episodio oltretutto avviene in momento in cui la proprietà del villaggio che fa capo a Cassa Depositi e Prestiti, insieme alla gestione di TH Resorts identicamente partecipata, sta facendo importanti investimenti per rinnovare la struttura.
Ci troviamo in un momento drammatico del nostro Paese, in cui la crisi conseguente alla pandemia sta colpendo innanzitutto il turismo rendendo la prossima estate difficile e incerta. Questi episodi delinquenziali non fanno altro che creare ulteriori problemi e ritardare l’apertura del villaggio, penalizzando l’impegno di tanti lavoratori e il territorio circostante.
Per questo chiediamo a tutti i dipendenti e alle autorità locali una più grande vicinanza affinché siano indentificati e colpiti gli autori che così tanto disprezzo hanno verso chi costruisce lavoro in questa splendida regione che è la Puglia».