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Ottobre 18 2024

Torre Guaceto confermata tra le migliori riserve italiane, l’Europa la sceglie come esempio

Secondo la classifica ministeriale resa nota nei giorni addietro, l'Area Marina Protetta di Torre Guaceto è una delle 5 riserve meglio gestite in Italia

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Ogni anno, il Ministero dell’Ambiente, ora Ministero della Transizione ecologica, stila una lista meritoria in base alla quale destina i fondi pubblici alle Aree Marine Protette italiane.

Il metodo di valutazione, Sodecri, tiene conto dei parametri strutturali delle riserve marine, come ad esempio l’estensione, dell’efficacia delle politiche di tutela e promozione attuate, e della capacità degli enti gestori di attingere a fondi privati, ossia di autofinanziare le proprie attività di protezione dell’ambiente e dei beni culturali.

A conclusione degli accertamenti, negli ultimi giorni, il Ministero ha pubblicato la propria classifica e, come ogni anno, ha posto Torre Guaceto nella top five delle riserve marine meglio gestite.

Un elemento di grande orgoglio per il Consorzio che, in base al primo parametro, parte svantaggiato rispetto alla maggior parte delle AMP italiane, vantando una superfice protetta ben inferiore rispetto agli standard generali. E il fatto che, malgrado le ridotte dimensioni, Torre Guaceto si classifichi sempre tra le migliori riserve marine, pone l’accento sulla qualità della gestione condotta dal Consorzio e sulla capacità dimostrata dall’ente nell’ambito dell’autofinanziamento delle proprie attività.

Tali risorse, classificate dal ministero quali “private” poiché non derivano da stanziamenti pubblici, sono i proventi che il Consorzio ottiene dalla gestione dei servizi estivi.

La buona notizia dell’inserimento nella classifica ministeriale, si accompagna ad un’altra novità che premia il lavoro dell’ente. La DG mare, ossia la struttura dell’Unione Europea che elabora e attua le politiche della Commissione in materia di affari marittimi e pesca, ha scelto di portare la gestione Torre Guaceto quale unica best practice che verrà trattata nell’ambito del seminario annuale sul mondo della pesca.

Il prossimo 1° giugno, infatti, partendo dall’assunto che oggi, la maggior parte degli ecosistemi marini ha subito cambiamenti a causa dell’influenza negativa esercitata dalle attività antropiche, e, sottolineando la necessità di proteggere e ripristinare la biodiversità marina e gli stock ittici, la DG mare discuterà le misure che occorre adottare a livello europeo per una corretta gestione della pesca, da qui la scelta di assumere la governance del Consorzio di Torre Guaceto a modello da replicare nelle altre AMP europee.

Chiunque sia interessato a partecipare al seminario, può farlo registrando online la propria adesione a questo link.

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