La commissione internazionale tecnica Aspim ha riconfermato lo status di Area Specialmente Protetta di Importanza Mediterranea per Torre Guaceto. Chiamato ad esprimersi sulla gestione della riserva, il team scientifico ha giudicato la governance attuata dal Consorzio con l’assegnazione di un punteggio pari a 95 su 99.
Si è svolta nelle ultime ore la fase conclusiva della procedura di revisione con la quale, ogni 6 anni, la commissione dedicata valuta il grado di conformità dei risultati di gestione ottenuti dalle riserve ai criteri definiti dal protocollo per le Aspim.
Un passo indietro, la Convenzione di Barcellona relativa alla protezione del Mar Mediterraneo dall’inquinamento, nel 1995 ha ampliato il suo ambito di applicazione geografica diventando “Convenzione per la protezione dell’ambiente marino e la regione costiera del Mediterraneo“, il cui bacino, per la ricchezza di specie, popolazioni e paesaggi, rappresenta uno dei siti più ricchi di biodiversità al Mondo.
Con il protocollo relativo alle Aree Specialmente Protette e la Biodiversità in Mediterraneo del 1995 gli Stati contraenti hanno previsto, al fine di promuovere la cooperazione nella gestione e conservazione delle aree naturali, così come nella protezione delle specie minacciate e dei loro habitat, l’istituzione di Aree Speciali Protette di Importanza Mediterranea.
Attualmente tra le Aree Marine Protette italiane, solo 10 sono Aspim, nell’intero Mediterraneo hanno ottenuto tale status in 39. Quanto a Torre Guaceto, la riserva ha ottenuto il riconoscimento nel 2015, in questi giorni la riserva è stata messa sotto esame ai fini del rinnovo della qualifica.
In seno alle attività di revisione, la Commissione ha valutato i risultati di gestione ottenuti dal Consorzio di Torre Guaceto e dedicato particolare attenzione alle condizioni di conservazione degli habitat protetti, all’efficacia delle azioni messe in campo per il contrasto delle minacce presenti e all’adeguatezza delle strategie attuate nel corso degli ultimi 6 anni ai fini del raggiungimento degli obiettivi di conservazione.
Sotto la lente di ingrandimento della Commissione le attività di monitoraggio scientifico condotte in riserva, lo stato di conservazione della posidonia e del coralligeno e i progetti realizzati per l’aumento del grado di conoscenza dell’area protetta e la risoluzione di alcune criticità, prima fra tutte lo stato di salute delle acque dell’area protetta.
A conclusione della verifica, il comitato scientifico ha valutato la governance ideata e condotta dal Consorzio di Gestione di Torre Guaceto quale una delle migliori di tutto il Mediterraneo assegnando una votazione pari a 95 su 99, l’eccellenza assoluta.
Molto risalto è stato dato a: le ricadute positive sugli ambienti naturali che avrà la realizzazione del progetto del Consorzio circa il sistema di riuso delle acque reflue affinate, piano attualmente in fase di approvazione regionale del progetto definitivo; la stabilità e la completezza dello staff dell’ente gestore; il programma di monitoraggio scientifico condotto ed efficacemente concepito per dare supporto alla gestione.
“Torre Guaceto è gestita in modo efficace e la politica del Consorzio rappresenta un esempio da seguire a livello internazionale” ha riportato la commissione in chiusura dei lavori.
Le riserve Aspim sono le aree protette che eccellono nella protezione della biodiversità nel Mediterraneo e il mantenimento dello status non era scontato. Questo risultato e l’alto punteggio ottenuto premiano gli sforzi quotidiani e le capacità dei tanti che lavorano per il bene di Torre Guaceto.