A tutela del bianco di Ostuni, il sindaco Guglielmo Cavallo ha sottoscritto, come ogni anno accade, l’ordinanza che obbliga i proprietari di abitazioni situate nel centro storico e nelle zone antiche immediatamente limitrofe a tinteggiare a latte di calce le pareti esterne.
Le mura delle abitazioni antiche imbiancate a calce hanno permesso a Ostuni di essere conosciuta in tutto il mondo come la Città bianca. L’usanza di utilizzare la calce per imbiancare l’esterno delle case si fa risalire al Medioevo quando, in seguito a un’epidemia di peste che colpì la Puglia, gli abitanti di Ostuni la usarono per dipingere i muri delle proprie abitazioni come disinfettante naturale, conferendo alla città la sua peculiare caratteristica.
A seguito pertanto della scadenza fissata al 19 luglio scorso, come previsto dall’ordinanza n.95, che obbliga i proprietari delle abitazioni nel centro storico a ridipingere a calce le pareti esterne, l’amministrazione comunale ha disposto una stretta sui controlli relativi al rispetto dell’obbligo.
Ai cittadini che non hanno rispettato l’obbligo di imbiancare esternamente le proprie abitazioni sarà applicata una sanzione amministrativa pecuniaria che va da 50 a 500 euro e, in casi estremi, i lavori saranno realizzati dal Comune con il successivo recupero delle spese effettuate a carico del proprietario inadempiente.