Dalle parole, i residenti di Monticelli e Diana Marina passano ai fatti. La petizione popolare nata su iniziativa di alcuni cittadini ha raccolto nel giro di pochi giorni circa trecento firme, a cui se ne aggiungono continuamente di nuove. L’intento è quello di proteggere un tratto di costa rimasto sinora incontaminato e di poter continuare a usufruire del passaggio sul sentiero storico che conduce alle principali spiagge delle due località marine.
«Il cinque maggio di quest’anno – si legge nel testo della petizione – sono comparsi una dozzina di paletti in ferro con cartelli di divieto d’accesso che delimitano l’area nel tratto di costa che collega, nel territorio di Ostuni, Diana Marina a Monticelli, sia sulla spiaggia che sulla scogliera.
Tale atto rappresenta una violenza urbanistica che comporta uno scempio alla bellezza naturalistica del paesaggio come elemento chiave del benessere individuale e sociale. Con l’apposizione dei segnali, si è cancellato un sentiero che collega Diana Marina a Monticelli presente sulle mappe del Genio Militare dal 1940 e utilizzato per le passeggiate e per raggiungere a piedi la “spiaggetta dei capperi”. Per essere più precisi è stata cancellata una strada storica che rappresenta una variante alla via Francigena chiamata “via del Cavallaro” e presente sin dal 1400 su tutte le Cartografie.
Pertanto chiediamo al sindaco di Ostuni, Guglielmo Cavallo, l’immediata rimozione dei cartelli apposti per la tutela del paesaggio e per esercitare il diritto di passaggio su tale tratto di costa tra Diana Marina e Monticelli».
Oltre ai paletti che delimitano la proprietà privata di un appezzamento che si estende per circa quindici ettari, intorno alla struttura dell’ex convento Oasi San Benedetto, la società che ha di recente acquisito la titolarità dell’area ha fatto sversare quintali di terreno proprio sul sentiero in questione, come a palesare l’intenzione di voler cancellare lo storico tracciato.
L’episodio ha allarmato i residenti del villaggio di Monticelli a tal punto che il consorzio di gestione ha deciso di adire le vie legali contro la nuova proprietà. Oggi si aggiunge la petizione popolare indirizzata al sindaco Cavallo e partita dai residenti di Diana Marina. Si ricorda inoltre, nei giorni scorsi l’intervento del Forum della Società civile, che ha chiesto lumi sempre al sindaco in merito alla questione, avvolta sin dall’inizio da un evidente silenzio istituzionale. Alle domande di cittadini e associazioni, infatti, dal 5 maggio ad oggi non ha fatto seguito alcuna risposta.