A una settimana dai festeggiamenti in onore di Sant’Oronzo, una delegazione di cavalli bardati e di cavalieri ostunesi appartenenti all’associazione Cavalcata di Sant’Oronzo saranno oggi, domenica 19 agosto, a Turi per onorare le reliquie del Santo arrivate in Puglia dalla Croazia l’11 agosto.
Le spoglie del Santo rimarranno nella città pugliese fino al 27 agosto in occasione del Giubileo Oronziano indetto, con decreto di Papa Francesco del 3 dicembre scorso, per celebrare i 1950 anni dal martirio del santo.
Fino adesso dell’evangelizzatore patrono delle città di Lecce, Turi, Ostuni, Muro Leccese e Campi Salentina, che contribuì a mettere in salvo la lettera di San Paolo ai Romani, si conosceva esclusivamente l’esistenza di un cranio custodito a Zara. Finché, sempre in Croazia, nella città di Nona, a circa 15 chilometri da Zara, qualche tempo fa è comparso un altro reliquario, in una seconda cassettina, molto preziosa e più antica della prima, impreziosita dall’effigie del Santo e legittimata dalle prescrizioni di un breviario con l’Orazione a Sant’Oronzo.
Le ricerche scientifiche e storiche effettuate finora dimostrerebbero che lì dentro sono contenute le vere spoglie del santo, che sarebbero approdate in Croazia, probabilmente nel 1150, quando Lecce fu distrutta per mano di Guglielmo I di Sicilia, detto “il Malo”.
Santo Oronzo fu martirizzato a Lecce insieme a San Tito Giusto all’alba del 26 agosto dell’anno 68 d.C., per ordine del governatore romano di Lecce, il sanguinario Antonino.
I devoti di Sant’Oronzo potranno recarsi a Turi fino al prossimo 27 agosto, a pregare dinanzi al prezioso reliquario giunto da Nona.