Per le vie di Firenze, una nuova ambulanza porta il nome di Flavio, piccolo ostunese di appena due anni e mezzo, volato a prender posto tra gli angeli nello scorso mese di gennaio.
Nella giornata di lunedì 18 maggio, tutto il Paese ha compiuto un piccolo passo in più verso una necessaria ricerca di normalità. Per tanti settori, simbolicamente si è trattato di un momento di ripartenza e rinascita, nel segno della riscoperta di quelle virtù che occorre avere in un frammento d’epoca così profondamente segnato dal coronavirus: il coraggio, la determinazione, la forza di volontà.
Doti proprie ai guerrieri, ai lottatori, ed è proprio così che viene ricordato Flavio. In un momento storico così sentito e delicato, l’idea di ripartenza si coniuga a quel messaggio d’amore intriso di vitalità e forza d’animo che, pur nelle difficoltà della malattia, il bimbo ha lasciato nei cuori di chi lo ha conosciuto.
È successo a Firenze, dove la Pubblica Assistenza Humanitas Firenze Nord, presieduta dall’ostunese Felice Prudentino, ha inaugurato una nuova ambulanza, intitolandola proprio alla memoria di Flavio.
Il mezzo è stato inaugurato lunedì nel capoluogo toscano presso l’Ospedale Pediatrico Meyer, un momento condiviso attraverso la pagina Facebook della stessa associazione di volontariato Humanitas, arricchito dal simbolico taglio del nastro tricolore e dal volo verso il cielo di un palloncino azzurro a forma di cuore, tra l’emozione di tutti i presenti.
L’emergenza non è affatto finita, inizia a diramarsi più nitidamente lungo tutte le vie della quotidianità. Si fa economica, produttiva, lavorativa, psicologica, soprattutto resta sanitaria. La ripartenza però è iniziata e, per le vie di Firenze, viaggia anche su quella nuova ambulanza. Si chiama Flavio e, a chi assiste e a chi viene assistito, regala un eredità gigantesca, di speranza e coraggio.