Sversamenti in mare nelle ore notturne, quando il colore dell’acqua che diventa marrone non è visibile. Il Comitato di Salvaguardia della Spiaggia del Pilone torna a denunciare l’incresciosa situazione venutasi a creare su una delle spiagge libere più belle e frequentate, che subisce i lavori per la realizzazione della vasca di sollevamento liquami.
«E’ dallo scorso 29 giugno– scrive il Comitato in una nota-, che la ditta, per conto dell’Acquedotto Pugliese, ha riattivato il sistema di scarico in mare della fanghiglia che si accumula nello scavo”». Secondo i dettami della Provincia di Brindisi, denuncia il Comitato, l’autorizzazione in mare della fanghiglia può essere effettuata soltanto nelle ore notturne, col favore del buio. «La situazione- incalza il Comitato- è peggiorata rispetto a marzo, quando i lavori vennero sospesi a seguito del rinvenimento di tracce di solidi sospesi nei campioni di acqua prelevati dall’Arpa. Ora c’è un doppio tubo che riversa i rifiuti liquidi in mare- denuncia il Comitato- e in aggiunta è ripartito anche lo sversamento degli stessi rifiuti liquidi nelle tubature in cui scorrono i reflui urbani».
Un video girato dal Comitato documenta gli sversamenti in mare durante la notte, a pochi passi dal Parco regionale delle Dune Costiere. «Noi del Comitato e del Consorzio ci chiediamo ancora, senza mai aver avuto risposte esaurienti e convincenti, perché le varie amministrazioni (Comune, Regione, Provincia) hanno perseguito un progetto così dannoso per l’ambiente e così difficile da realizzare? Quale logica ha impedito loro di darci ascolto in tutti questi anni e nei vari incontri tenuti anche a livello ministeriale? Come potremo da cittadini giudicare positivamente un’opera, sicuramente necessaria, ma nelle modalità e nei tempi di esecuzione molto discutibile?».
