Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione a un animale, ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da 3 a 18 mesi o con la multa da 5mila a 30mila euro. È la pena prevista dall’articolo 544-ter del codice penale sul “Maltrattamento di animali”.
Intanto, proprio qualche settimana fa la Camera ha approvato la proposta di legge, a prima firma della deputata Michela Vittoria Brambilla, che introduce modifiche al Codice penale e al Codice di procedura penale in materia di reati contro gli animali, inasprendo le pene fino a un massimo di 3 anni. Il testo è ora al vaglio del Senato per l’approvazione definitiva.