Nella tarda serata di ieri, mercoledì 20 gennaio, gli agenti del commissariato ostunese della Polizia di Stato, hanno arrestato S.L. del 1975, in esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere per maltrattamenti in famiglia in danno della madre e della moglie, emessa dal GIP del Tribunale di Brindisi.
L’uomo, già con precedenti specifici, nei primi giorni di quest’anno, si era reso responsabile di gravi atti di danneggiamento, consistiti nella devastazione del mobilio, di alcuni elettrodomestici e di varie suppellettili posti all’interno dell’abitazione dove conviveva con la madre. La donna, terrorizzata e preoccupata per la propria incolumità, è fuggita via dalla casa e ha attraversato al buio i campi circostanti, per paura di essere inseguita dal figlio.
Non soddisfatto, S.L. raggiungeva l’abitazione della moglie dove danneggiava l’autovettura della donna, scagliando contro un grosso masso. Dalle denunce rese dalle due donne presso il Commissariato di Polizia, emergeva una grave reiterazione del reato di maltrattamenti in famiglia, di cui erano rimaste vittime e le gravi minacce di morte subite dalle stesse consegnando, quali fonti di prova, varie registrazioni di telefonate e audio-messaggi su WhatsApp.
Attualmente, l’uomo si trova ristretto presso la Casa Circondariale di Taranto. Ancora una volta, risolutivo è stato l’intervento tempestivo della Polizia di Stato nello scongiurare il protrarsi di reati domestici.
