Il Ministero dell’Ambiente ha disposto che toccherà all’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) a effettuare la comparazione tra i tre progetti alternativi esistenti inerenti la vasca di sollevamento liquami del sistema fognario che Acquedotto Pugliese e Regione Puglia hanno deciso di realizzare a pochi metri dalla spiaggia di Torre San Leonardo, in località Pilone, sulla fascia costiera di Ostuni.
A disporre la comparazione una nota ufficiale del Ministero dell’Ambiente che reca la data del 21 maggio 2018, nella quale si legge che «facendo seguito alle richieste del Senatore Vilma Moronese di avviare nuovamente la comparazione delle soluzioni progettuali e dei siti alternativi ed allo scopo di valutare ulteriormente le tre alternative sopra citate anche con riferimento alle caratteristiche geologiche dei tre siti, si richiede all’Ispra di svolgere indagini geologiche in relazione ai siti relativi a ciascun progetto esaminato nel corso del tavolo di coordinamento (Aqp, Etacons per il Consorzio, terza proposta del Comune di Ostuni “Lido Stella”) e di voler esprimere le proprie valutazioni in merito a ciascuna alternativa localizzativa dell’impianto di cui trattasi individuando, per quanto di competenza, quella più idonea dal punto di vista ambientale».
Il Ministero ha così dato seguito ad una precisa richiesta della senatrice Vilma Moronese presentata lo scorso 2 maggio. «In questi mesi– scriveva Vilma Moronese- stiamo continuando a portare avanti tutti i lavori e tutti gli impegni presi nella passata legislatura, anche se un Governo ancora non si è formato, e siamo senza commissioni permanenti, ho chiesto al Ministero di dare attuazione ad uno dei punti della risoluzione n.77 doc XXIV approvata in Commissione Ambiente al Senato all’unanimità esattamente un anno fa, ovvero quello che prevedeva di valutare la sospensione dei lavori avviando la comparazione per la valutazione di soluzioni progettuali e siti alternativi, sulla base della programmazione territoriale vigente, avvalendosi anche del Noe dell’Arma dei Carabinieri”.
«E’ vero che ci saremmo aspettati dei tempi più veloci,– continua la nota di Vilma Moronese- ma è anche vero che il Ministero sta facendo la sua parte e sta rispondendo puntualmente. Chi invece non si sta comportando in maniera corretta e trasparente è l’AQP (Acquedotto Pugliese) al quale abbiamo chiesto ancora una volta, di consegnare “i documenti ricevuti dall’ufficio tecnico comunale” così come da loro stessi dichiarato in una recente nota, sulla cui base i progettisti di AQP hanno giustificato l’intera progettazione. Documentazione che ancora oggi omettono di presentare, mancando di rispetto alle Istituzioni e ai cittadini. Naturalmente andremo avanti perseguendo tutte le strade possibili affinché l’AQP risponda delle sue omissioni».