Ha destato molta commozione la storia di Akira, il cane trovato semi-carbonizzato nelle campagne tra Ostuni e San Michele Salentino.
L’animale era stato brutalmente bruciato dopo che qualcuno gli aveva sparato un colpo di arma da fuoco in testa.
Aveva quattro anni Akira ed era stata temporaneamente affidata dalla famiglia in cui viveva, e che l’adorava, ad alcuni parenti presso un’abitazione situata in campagna, in una contrada ubicata tra Ostuni e San Michele Salentino.
La triste morte del cane è stata scoperta dalla proprietaria dell’abitazione che, recatasi in campagna, ha fatto il raccapricciante rinvenimento. Qualcuno, dopo aver serrato l’ingresso al posto in cui si trovava Akira, le aveva sparato prima un colpo in testa e poi le aveva dato fuoco. Il brutale assassinio risale probabilmente ai giorni tra l’11 e il 12 agosto.
Un episodio analogo era avvenuto due anni fa nelle campagne tra Ostuni e Carovigno, quando un cane fu sparato con diversi colpi di un fucile da caccia
e ridotto in gravissime condizioni.
Ad indagare sulla morte di Akira sono i Carabinieri, che stanno cercando di ricostruire l’accaduto, anche tramite la perizia balistica, per poter dare giustizia a un animale indifeso, morto tra atroci sofferenze.
A far emergere il tristissimo episodio la Guardia dell’Ambiente di Brindisi che rende ha già annunciato, nel caso si riuscisse a rintracciare il colpevole-, o i colpevoli-, che si costituirà parte civile al processo, insieme alla famiglia proprietaria di Akira. L’autore o gli autori dell’orribile gesto, come prevede la Legge n.189/04 potranno essere accusati di maltrattamento di animali. La legge infatti prescrive che “chi per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale, è punito con la reclusione da tre mesi a un anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro”.
