Litiga con un ristoratore, datore di lavoro della sua compagna, e lo accoltella alla gola, dandosi alla fuga.
E’ successo questa notte, martedì 25 settembre intorno alle ore 2.00 a Ceglie Messapica, quando un quarantanovenne del luogo, Silvano Pugliese, si è recato nel ristorante in cui lavorava come cameriera la sua convivente e ha iniziato a litigare con il proprietario intimandogli di pagare lo stipendio alla donna, che pare non le venisse corrisposto da due mesi. A quanto pare, lo stipendio della donna era l’unico introito che permetteva alla coppia di andare avanti.
La lite è degenerata fino a quando il quarantanovenne ha estratto un coltello a serramanico, con una lama di 10 centimetri, colpendo il ristoratore, un uomo di 47 anni, alla gola provocandogli un taglio di tre centimetri.
La vittima è stata trasportata presso l’ospedale “Perrino” di Brindisi mentre Pugliese, che subito dopo l’aggressione si era dato alla fuga, è stato rintracciato intorno alle 4 dai Carabinieri del Nor della Compagnia di San Vito dei Normanni mentre vagava a piedi nel centro storico di Ceglie, nei pressi di Piazza Risorgimento.
L’aggressore quando è stato fermato indossava abiti diversi rispetto a quelli segnalati dalla vittima, mentre nel suo appartamento gli uomini dell’arma hanno rinvenuto il coltello con cui aveva aggredito il ristoratore.
Il quarantanovenne è stato arrestato e portato nel carcere di Brindisi. Adesso dovrà difendersi dalle pesanti accuse di tentato omicidio, estorsione aggravata dall’uso di armi, lesioni personali e porto abusivo di arma non da sparo.
Le indagini dei Carabinieri adesso saranno volte ad accertare anche la posizione lavorativa della compagna di Silvano Pugliese, una donna di 45 anni.
Nell’aprile 2006, Silvano Pugliese si rese protagonista di episodio simile quando, sempre a Ceglie Messapica, accoltellò per un motivo analogo il datore di lavoro della moglie, da cui si è successivamente separato.