Il proprietario di un negozio di fiori a Francavilla Fontana, con un cartello affisso dinanzi alla porta del suo esercizio commerciale, ha deciso provocatoriamente di vietare l’ingresso nel negozio a leghisti e razzisti.
“I fiori vengono importati quotidianamente da tutto il mondo, quindi il mio è un negozio multietnico dove possono circolare le merci e soprattutto le persone, tranne i razzisti”, così recita il cartello stampato affisso dinanzi ad “Ikebana”, l’attività commerciale di Emanuele Modugno.
Il cartello provocatorio, affisso inizialmente a penna con la scritta “In questo negozio non sono graditi leghisti e razzisti” nasce, come ha spiegato lo stesso proprietario dell’esercizio commerciale, comunista convinto, da uno scontro verbale con una cliente che inneggiava a Matteo Salvini e se la prendeva con un migrante che vendeva accendini.
Quest’ennesimo episodio ha fatto sì che il proprietario del negozio di fiori decidesse provocatoriamente di vietare l’ingresso nella sua attività commerciale a coloro che esprimono idee razziste e xenofobe.