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Dicembre 14 2024

“Samara Challenge”: la macabra sfida lanciata sui social si diffonde anche in Puglia

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“Samara Challenge”, la sfida lanciata sui social network che invita i giovani a travestirsi come la protagonista del film horror “The ring”, approda anche in Puglia.

Decine gli avvistamenti di chi, indossando un lenzuolo bianco, una capigliatura lunga e nera per coprirsi completamente il volto e vagando per le strade durante la notte, incute nei passanti angoscia e terrore.

Da qualche settimana in molte parti d’Italia, lambendo tutte le regioni, sono state decine le segnalazioni di emuli di Samara Morgan, la protagonista del film horror “The Ring”.

In molti casi è stato indispensabile l’intervento delle forze dell’ordine per contrastare il rischio di reazioni spropositate dettate dall’inusuale incontro e placare la psicosi collettiva che, in preda al panico, avrebbe potuto sfociare in violente aggressioni, così come è già avvenuto sia a Taranto che a Foggia.

Nei giorni scorsi si sono registrati degli avvistamenti anche in provincia di Brindisi, precisamente a Ceglie Messapica e a Latiano. A Ceglie Messapica l’avvistamento sarebbe avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì, nella zona del centro storico e nei pressi di contrada Moretto.

Gli ultimi avvistamenti in Puglia si sarebbero verificati ad Acquaviva delle Fonti e a Ruvo di Puglia, come dimostra un video registrato da un passante.

Su “Samara Challenge” è intervenuto anche Antonio Di Gioia, il Presidente dell’Ordine degli psicologi di Puglia, che invita a non dare troppa enfasi a questo gioco che sta spopolando tra i giovanissimi e rischia di diventare pericoloso.

«Questo gioco spaventa sia chi mette in atto il gioco travestendosi, tentando di esorcizzare la propria paura attraverso l’adrenalina che nasce dalla reazione incognita del passante, e chi si trova di fronte di notte questa figura. C’è chi può spaventarsi molto e basta, o chi può reagire anche in modo violento e aggredire fisicamente gli autori, come già successo in altre città italiane. C’è la voglia di esorcizzare la paura di chi mette in atto questo gioco, vedendola negli occhi dell’altro, ma nello stesso tempo la paura si vive. L’adrenalina sale vorticosamente in un gioco sottile tra desiderio e paura.

Per alcuni giovani- conclude Di Gioia- si sta smarrendo il vero “senso della vita”, un malessere che lascia spazio alla noia e all’insoddisfazione».

«La prevenzione- aggiunge Massimo Frateschi, componente del Consiglio dell’Ordine degli psicologi di Puglia- deve iniziare dalle scuole; bisogna intervenire nel sostegno della genitorialità, sia per gli adolescenti che per gli adulti, in modo tale da mettere al corrente tutti sui rischi reali che qualcosa come un gioco apparentemente innocuo può scatenare».

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