Andrà in scena questa sera (29 gennaio) allo Slow Cinema di Ostuni Flavio Albanese, autore e interprete de “L’universo è un materasso”, secondo appuntamento della Stagione di prosa 2019/20 messa a punto dal Comune di Ostuni, in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese.
Il sipario si solleva alle ore 21 su uno spettacolo teatrale adatto a tutta la famiglia, incentrato sul grande racconto del Tempo. Diviso in quattro capitoli, il primo racconta attraverso la mitologia greca di quando il Tempo non esisteva ancora. Il secondo descrive il tempo in cui la realtà era ciò che il buon senso e l’occhio umano potevano cogliere e comprendere: al mattino il Sole nasce a est, la sera tramonta a ovest, dunque il Sole gira intorno alla Terra. Il tempo di Aristotele e Tolomeo. Il terzo capitolo è la rivoluzione copernicana, in cui l’uomo scopre che la realtà non è quella che sembra, ovvero il Sole è il centro del mondo e la Terra non è immobile.
L’ultimo capitolo è il più ambizioso: riguarda il Novecento, da Einstein ai Quanti, l’epoca in cui l’uomo ha cominciato a comprendere che non solo le cose non sono come sembrano, ma probabilmente tutto, come in teatro, è solo illusione. Il tempo prima si è fatto una variabile relativa e poi è scomparso dalle leggi della fisica, lo spazio vuoto non esiste, le particelle di materia sono imprevedibili e non sono mai dove dovrebbero essere. Noi compresi, ovviamente. Tutto questo raccontato con occhi pieni di meraviglia e anche un po’ di spavento, direttamente dal protagonista di tutta la storia: il Tempo in persona, Crono, prima imperatore dell’Universo e poi, dopo essere stato sconfitto dal figlio Zeus, sempre più in disparte. Fino a sparire.
«Raccontare al pubblico la storia del Tempo – ha dichiarato Flavio Albanese – dal Mito alla Meccanica Quantistica è piacevole e utile. È un modo per divertirsi studiando, per imparare ridendo, e farsi le stesse domande che i più grandi filosofi e scienziati si sono posti nei secoli. Domande semplici ma importantissime. Il tempo forse non esiste, come forse non esistono gli dei, ma è altrettanto vero che esistono tutte le cose in cui crediamo. Le cose esistono se tu le fai esistere, quelle belle e quelle brutte. Perciò lo spettacolo è dedicato a chi crede e non smette mai di crederci».
I biglietti sono acquistabili al botteghino del Teatro Slow Cinema (Corso Mazzini, 202), con due fasce di prezzo: 12 euro intero e 10 euro ridotto