Sono in tutto 126 gli olivi che vanno abbattuti in agro di Ostuni. Tutti apparentemente sani, non secolari, risultati positivi alla Xylella. Sono al lavoro da due giorni infatti gli operatori dell’Arif, incaricati di eradicare le piante su cui è stata accertata la presenza del batterio. Il focolaio, il più esteso dell’intera Valle d’Itria, è localizzato in contrada Ciniera, situata lungo la strada provinciale per Cisternino, a circa cinque chilometri dal centro abitato.
Qui, le piante risultano da estirpare in quanto l’area ricade nella zona di contenimento, una fascia larga venti chilometri, che si inserisce tra la zona infetta e quella definita “cuscinetto”. Ed è proprio per contrastare l’avanzata in quest’ultima zona, che le piante infette ricadenti nella fascia di contenimento, stando alle disposizioni dell’osservatorio fitosanitario regionale, devono essere abbattute.
A seguito dell’ultimo monitoraggio condotto durante la scorsa estate dall’Arif, in contrada Ciniera sono state dunque localizzate le 126 piante positive al batterio, quasi tutte già abbattute. Terminano oggi infatti le operazioni di eradicazione, nonostante le numerose proteste giunte nei confronti degli stessi operatori da parte dei proprietari dei terreni interessati. Sul posto si è resa necessaria la presenza di agenti del locale commissariato di Polizia, dei vigili urbani e dei Carabinieri della Stazione di Ostuni, che hanno presidiato l’area a garanzia dell’ordine pubblico.
Uno dei proprietari, un 67enne ostunese, è stato arrestato nella giornata di ieri dai Carabinieri perché avrebbe inveito contro gli operatori dell’Arif e contro i militari brandendo un forcone. L’uomo, stando a quanto riportato dai Carabinieri di Ostuni, sostiene che le ruspe utilizzate per l’espianto abbiano danneggiato il viale di accesso alla proprietà di sua figlia.