Approvati i piani di sviluppo strategico per la costituzione delle due ZES (Zone Economiche Speciali) “Adriatica” e “Jonica”, con le relative perimetrazioni delle aree interessate.
Le ZES consistono in macro-aree logistico-industriali che beneficiano di regimi amministrativi e fiscali agevolati, con lo scopo di favorire la creazione di condizioni favorevoli allo sviluppo delle imprese già operanti e all’insediamento di nuove aziende.
La Giunta regionale, nei giorni scorsi, ha ridefinito confini e ambiti delle ZES pugliesi, inserendo anche Ostuni nella ZES Adriatica.
L’inserimento nelle Zone Economiche Speciali, per la cui istituzione ufficiale è necessario un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, rappresenta per i territori interessati una grande occasione di sviluppo e rilancio economico-industriale, nonché di rafforzamento del tessuto produttivo, essendo previste misure e interventi specifici intesi come stimoli alla crescita industriale e all’innovazione, che puntano a garantire possibilità per le aziende di espandersi a condizioni fiscali “agevolate”.
La ZES Adriatica (connessa ai porti di Manfredonia, Barletta, Bari, Monopoli e Brindisi e agli snodi logistici degli aeroporti di Bari, Brindisi e Foggia, dell’interporto regionale della Puglia, della piattaforma logistica di Incoronata) comprende un’area di circa 2.668 ettari. In provincia di Brindisi sono stati individuati 942 ettari, in quella di Bari 633, in quella di Foggia 446, in quella di Lecce 378 e al polo di Barletta ne sono toccati 269.
Oltre alle aree portuali e aeroportuali, la ZES include il polo di Foggia (con la zona industriale di Manfredonia e l’agglomerato AsiFoggia-Incoronata); il polo di Barletta (con la zona industriale di Barletta); il polo di Bari (con la zona P.I.P. di Bitonto, l’agglomerato AsiBari-Modugno, la zona industriale di Altamura, la zona P.I.P. di Gravina, le zone industriali di Monopoli e Molfetta); il polo di Brindisi (con le aree ASI di Brindisi, Fasano e Ostuni); il polo di Lecce (con le aree ASI di Lecce-Surbo, Galatina-Soleto, Nardò-Galatone, le zone industriali di Casarano e Matino, il centro intermodale di Melissano). Nel frattempo, andrà perfezionata la richiesta di adesione alla ZES Adriatica arrivata dalla Regione Molise.
Per quanto riguarda la ZES interregionale dell’Area Ionica, che si estenderà dalla province di Taranto fino alla Basilicata, il provvedimento è stato trasmesso alla Regione Basilicata per la formale presa d’atto.