Brindisi è la provincia italiana che ha registrato nel 2017 la maggior quantità di droga sequestrata.
Il risultato emerge dai dati diffusi dalla Direzione centrale per i servizi antidroga della Polizia di Stato, che comprendono però anche i risultati dei sequestri effettuati in Italia anche dai corpi con funzioni di polizia, come Carabinieri e Guardia di Finanza.
In totale nel 2017 sono state 114 le tonnellate di stupefacenti sequestrate in Italia. La provincia di Brindisi si aggiudica il primato a livello nazionale grazie ai quasi undicimila chilogrammi (10.830) di sostanza stupefacente, in particolare marijuana, sequestrata nel corso dell’anno appena trascorso.
I dati sono stati ottenuti mettendo in relazione i grammi di droga sottoposti a sequestro ogni 100 residenti. E’ interessante analizzare come a seconda del tipo di sostanza stupefacente sia una provincia diversa a detenere il primato.
La provincia italiana in cui nel corso dell’anno scorso è stata sequestrata più cocaina è Reggio Calabria, con quasi duemila chilogrammi di sostanza stupefacente sequestrata: quasi 345 grammi ogni 100 abitanti.
Per quanto riguarda l’eroina in vetta alla classifica si piazza la provincia di Padova, con 71 chilogrammi; il primato per l’hashish invece se lo aggiudica la provincia di Roma, con oltre diecimila chilogrammi sequestrati.
Il primato brindisino si deve soprattutto all’enorme quantità di marijuana che da qualche tempo a questa parte viene rinvenuta e sequestrata sulle coste grazie al fiorente traffico tra Albania e Italia per il commercio di marijuana.
Il Paese delle Aquile è diventato il maggiore produttore europeo di cannabis, con almeno due miliardi di euro di profitto generati dalla produzione e dall’esportazione della sostanza stupefacente. La marijuana viene trasportata in Europa via mare, come dimostrano i continui sequestri ad opera delle forze dell’ordine sul litorale pugliese e brindisino.
Arriva dall’Albania anche la droga destinata alla provincia di Lecce, che, quanto a sequestri di marijuan, si piazza al secondo posto con il sequestro di 8.990 chilogrammi. A seguire c’è la provincia di Parma, con 8.236.