Un servizio straordinario di controllo per combattere il capolarato e lo sfruttamento del lavoro nei campi è stato effettuato dai Carabinieri in provincia di Brindisi.
Il Comando provinciale Carabinieri ha disposto nell’ambito delle giurisdizioni di competenza delle compagnie di Brindisi, San Vito dei Normanni, Fasano e Francavilla Fontana, con la collaborazione dei Carabinieri del Nil (Nucleo Ispettorato del Lavoro di Brindisi), l’esecuzione di un servizio straordinario di monitoraggio e controllo, mirato a contrastare l’intermediazione illecita e lo sfruttamento del lavoro.
L’attività di controllo si è articolata per l’intero arco giornaliero, con particolare riferimento alle prime ore del mattino, ritenute di estrema sensibilità per lo spostamento dei braccianti.
La specifica attività che visto l’impiego di 85 Carabinieri ha portato alla verifica di 25 aziende agricole operanti nel campo della coltivazione e raccolta di prodotti ortofrutticoli e della viticoltura.
Sono stati identificati 289 braccianti agricoli operanti nell’ambito delle aziende, di cui 7 sono risultati in nero, sono state inoltre elevate sanzioni amministrative per un importo complessivo di 55.263 euro.
Sono stati denunciati due imprenditori agricoli le cui attività sono state sospese; si tratta dei titolari di un’azienda rispettivamente a Carovigno e a Brindisi, poiché è stata riscontrata la presenza di lavoratori impiegati ‘in nero’.
Le violazioni al Testo Unico sulla Sicurezza sui luoghi di lavoro accertate, hanno riguardato: l’informazione ai lavoratori; i dispositivi di protezione individuale; la “sorveglianza sanitaria” relativa alla movimentazione manuale dei carichi; le disposizioni per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori.
Inoltre, sulla scorta dei dati acquisiti sul campo, sul conto delle aziende e dei braccianti, l’Arma fa sapere che saranno effettuati, presso gli uffici competenti, ulteriori approfondimenti in ordine alla regolarità delle posizioni contributive/previdenziali.