Saranno ultimate a breve le tre palazzine previste dal progetto “Ostuni Città d’Arte”, l’intervento di edilizia residenziale pubblica pianificato oltre vent’anni fa con l’obiettivo di ampliare la cosiddetta ‘zona 167’.
Le palazzine, comprese tra via Ramunno e la strada provinciale Ostuni-San Michele Salentino, saranno destinate a 41 nuclei familiari, composti da tre o quattro persone. L’investimento complessivo del progetto di riqualificazione ha previsto l’impiego di una somma pari a 2 milioni e 341 mila euro e prevede, oltre all’aumento delle unità abitative, la realizzazione di un ampio parcheggio interrato, nove box auto a piano terra e quattro locali a uso commerciale.
A darne notizia un comunicato stampa del Comune di Ostuni, in cui si legge che “di fronte alla possibilità concreta che il finanziamento venisse definitivamente revocato da parte del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e Regione Puglia, l’amministrazione guidata da Gianfranco Coppola ha commissionato nel 2016 la rimodulazione del progetto originario, che a novembre scorso ha ottenuto l’approvazione prima ministeriale, poi regionale. In virtù di questo, il Comune di Ostuni è stato invitato a partecipare alla riunione della Commissione tecnica di vigilanza sull’accordo di programma, cui farà seguito la sottoscrizione della nuova convenzione per l’avvio dei lavori, fissata lunedì prossimo, 21 gennaio, a Roma, presso la terza divisione del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture – Direzione Generale per la condizione abitativa”.
«Dopo la rescissione dei contratti di affidamento sottoscritti dal Comune con due ditte che non hanno rispettato gli accordi previsti – spiega il sindaco Gianfranco Coppola – il cantiere è rimasto a lungo in stato di abbandono. Quando mi sono insediato, non solo ho ereditato i tre ruderi incompleti, ma anche la potenziale revoca del finanziamento. L’unica decisione sensata da prendere era quella di utilizzare le somme residue del piano finanziario originario, procedendo al completamento delle tre palazzine e del parcheggio interrato. La gara d’appalto è stata indetta dalla SUA (stazione unica appaltante) della Provincia di Brindisi, che ha individuato nel raggruppamento temporaneo d’imprese Di.Gi.All e A.S. Appalti&Restauri SRL, il soggetto che porterà a termine la riqualificazione dell’area residenziale. Attualmente, il Comune di Ostuni sta provvedendo ad acquisire dalle ditte aggiudicatarie la documentazione necessaria ai fini della sottoscrizione del Contratto di Appalto.
Con gli importi derivanti dal ribasso d’asta, che ammontano a circa 200mila euro, si procederà al completamento della sistemazione esterna e alla ristrutturazione de “Il Volo di Icaro”, l’edificio posto nelle immediate vicinanze della Zona 167, sede di una struttura socio assistenziale, chiusa per inagibilità quattro anni fa. Qui verrà creato il laboratorio di quartiere, inteso anche come centro di aggregazione, previsto dal progetto originario “Ostuni Città d’Arte”. La rigenerazione delle aree a verde pubblico interne al caseggiato, che verranno dotate di elementi d’arredo urbano ecocompatibili, spetta al Comune di Ostuni, coinvolto nel finanziamento del progetto con una somma di circa 500mila euro. Dal momento in cui avranno inizio i lavori – conclude il sindaco di Ostuni – il cronoprogramma prevede la realizzazione delle opere in 65 settimane, ovvero in 450 giorni consecutivi».