Ieri, giovedì 13 dicembre, il sindaco di Ostuni, Gianfranco Coppola ha conferito la cittadinanza italiana a otto cittadini stranieri residenti nel territorio comunale. Durante la cerimonia, svoltasi all’interno del Salone dei Sindaci di Palazzo san Francesco, cinque cittadini di origine albanese e tre di origine marocchina, hanno giurato fedeltà alla Repubblica e promesso solennemente di osservare la Costituzione e le leggi che regolamentano lo Stato italiano.
Come disposto dal decreto del Presidente della Repubblica, che ha accolto tra giugno e luglio scorso le richieste degli otto cittadini stranieri, il provvedimento sottoscritto dal sindaco e da ciascuno dei nuovi cittadini italiani avrà effetto dal giorno successivo alla data del giuramento, rendendo possibile per ciascun nuovo cittadino italiano di avviare la richiesta per la carta d’identità elettronica o il passaporto.
Gli otto cittadini acquisiscono il diritto di cittadinanza dopo aver trascorso in maniera stabile gli ultimi dieci anni sul territorio nazionale. Diventano dunque a tutti gli effetti cittadini italiani: Frroku Pal, nato a Kukes in Albania; Frroku Violeta, nata a Reps Mirdite in Albania; Haxhi Vasil, nato a Vergo Sarande in Albania; Haxhi Margarita, nata a Salari Tepelene in Albania; El Khatib Addelhadi, nato a Ras El Ain in Marocco; El Khatib Fathia, nata a Ras El Ain in Marocco; Hoxhaj Engjellushe, nata a Bejar in Albania.
Scatta automaticamente l’acquisizione del diritto di cittadinanza anche per nove figli nati in territorio nazionale degli otto cittadini stranieri, diventati italiani da questa mattina.
«È sempre un piacere conferire il diritto di cittadinanza a chi desidera integrarsi a pieno titolo con la nostra Patria. Nel caso odierno – ha affermato il sindaco Coppola – diventano cittadini italiani individui che risiedono a Ostuni almeno da dieci anni, tra cui una splendida ragazza nata nel nostro Comune, che ha raggiunto la maggiore età. A lei, laureanda in Scienze farmaceutiche, come a tutti gli altri, porgo i miei sentiti auguri, affinché lo status di cittadino italiano renda il loro percorso di vita più sereno e gratificante. Per più di qualcuno non è stato affatto semplice raggiungere questo obiettivo; a loro rivolgo anche le mie congratulazioni, per aver perseguito con determinazione e senso del dovere i propri obiettivi, rispettando leggi e usanze del popolo italiano».