Torna a far discutere il contributo economico concesso dall’amministrazione comunale all’associazione ostunese Deandròs per la realizzazione di un docu–film sulla Xylella. Dopo il comunicato stampa del Movimento Cinque Stelle di Ostuni, arriva in Redazione anche la nota di un gruppo di cittadini ostunesi che ritengono discutibile non solo l’elargizione del contributo, ma anche la modalità con cui tale contributo è stato richiesto.
Chi sono i professionisti coinvolti? Quali saranno i canali della distribuzione? Si parla di pratiche agricole dai risultati sorprendenti, esiste un comitato scientifico? Sono queste le domande che si pongono gli autori della lettera, che scrivono: «Di questa amministrazione, probabilmente a fine corsa, ci resteranno le modalità di elargizione “ad associazionem” di contributi economici in totale contrarietà alla diligenza del buon padre di famiglia. Un amministratore dovrebbe sempre rifarsi a questo semplice concetto, seppur di diritto privato.
Non abbiamo ancora capito le modalità di assegnazione di svariate decine di migliaia di euri all’allora neonata associazione che gestì “Luminoso Natale”, che ci ritroviamo nuovamente a vedere spesi dei soldi pubblici con criteri quantomeno discutibili.
Un’altra neonata associazione, “Deandròs”, che annovera due soli membri, qualcuno le ricorderà candidate a sostegno del Sindaco Cavallo, avanza richiesta di contributo per 7.500 euro per la realizzazione di un “Docu-film” sulla Xylella. La nascita dell’Associazione risale al 22 ottobre 2020, la richiesta di contributo per il Docu-film è datata 11 novembre 2020.
Tralasciando l’italiano con cui la richiesta è stata formulata, non esiste distribuzione: a cosa serve questo docu-film? Chi sono i professionisti, se lo sono, che saranno coinvolti? In particolare regista e montatore. Si legge nel progetto che verranno analizzate pratiche che stanno danno risultati sorprendenti…(????). C’è un comitato scientifico?
L’unica azione concreta che l’Associazione ha fatto – conclude la lettera – è stata quella di pubblicare un fascicolo di poesie scritte a quattro mani dalle due associate, del quale 70 copie sono state acquistate dal Comune e distribuite non si sa bene a chi. Tutto ciò accade in un periodo storico in cui tanti cittadini sono in difficoltà e tra questi ci sono agricoltori e conduttori di aziende agricole alle prese appunto con il dramma della Xylella».