spot_imgspot_imgspot_img
8.9 C
Ostuni
Novembre 17 2025

Mons. Settimio Todisco torna nella Cattedrale di Ostuni: traslazione e sepoltura nella Cappella dell’Immacolata

Traslazione e sepoltura di Monsignor Settimio Todisco nella Cattedrale di Ostuni: la diocesi di Brindisi-Ostuni si stringe nel ricordo del suo storico pastore, guida spirituale per oltre trent’anni

- Advertisement -

Un momento di profonda commozione e di intensa partecipazione ha riunito ieri, domenica 16 novembre, l’intera comunità della diocesi di Brindisi-Ostuni. Nella splendida cornice della Cattedrale della Città Bianca si è svolta la cerimonia ufficiale di traslazione e sepoltura di monsignor Settimio Todisco, vescovo scomparso lo scorso 26 marzo all’età di quasi 101 anni.

La celebrazione eucaristica è stata presieduta da monsignor Domenico D’Ambrosio, arcivescovo emerito di Lecce, affiancato dai vescovi Giovanni Intini (Brindisi-Ostuni) e Fabio Ciollaro (Cerignola-Ascoli Satriano). La data scelta, 16 novembre, coincide con l’anniversario della dedicazione della stessa cattedrale, ulteriore segno del forte legame tra la comunità e il suo storico pastore.

Durante l’omelia, monsignor D’Ambrosio ha definito Todisco «un dono alla Chiesa di Brindisi, di Ostuni e a tutti coloro che lo hanno amato», sottolineando la loro lunga amicizia e la profondità del rapporto umano e spirituale che li ha uniti negli anni.

Completato l’iter autorizzativo sanitario, la salma di Todisco è stata deposta nella Cappella dell’Immacolata, accanto a quella di monsignor Orazio Semeraro, legame che lui stesso aveva indicato nel suo testamento spirituale. Todisco considerava Semeraro «il suo maestro», una figura di riferimento che ha segnato la sua crescita spirituale e pastorale.

Il percorso dei due vescovi, profondamente intrecciato, ha rappresentato per decenni un punto fermo per tutta la comunità ostunese. Semeraro, scomparso nel 1991, fu infatti co-consacratore di Todisco nel 1970.

Durante la funzione è stato più volte richiamato il lungo e prezioso ministero di Todisco alla guida della diocesi. Il vescovo Intini lo ha definito «la nostra grande quercia», simbolo di solidità, continuità e protezione.

Monsignor Todisco si è distinto per: impegno sociale, in particolare con la Caritas; accoglienza dei profughi albanesi negli anni ’90, in fuga da guerra e miseria; attenzione alle missioni umanitarie in Africa; cura pastorale verso i giovani; forte dedizione al dialogo e alla formazione spirituale della comunità.

Una vita vissuta con umiltà, vicinanza e servizio, secondo l’esempio di monsignor Semeraro. La diocesi di Brindisi-Ostuni sta valutando una serie di iniziative per onorare la figura di Todisco, così come avvenuto per Semeraro, a cui nel 2017 è stato dedicato il Museo Diocesano di Ostuni.

Durante la celebrazione sono stati ricordati anche due sacerdoti ostunesi recentemente scomparsi: don Piero Suma e don Angelo Ciccarese.

Ricevi tutte le ultime notizie

Prova il nuovo canale Telegram gratuito di Ostuni News

- Advertisment -
- Advertisment -spot_img