Gianfranco Coppola, sindaco di Ostuni, sceglie l’ultimo giorno dell’anno per sciogliere le riserve e annunciare ufficialmente la sua ricandidatura.
Ieri mattina, lunedì 31 dicembre, il primo cittadino ha convocato una conferenza stampa a Palazzo di Città per tracciare un bilancio della sua attività amministrativa, che scadrà fra pochi mesi, e per riaffermare la sua ferma volontà a voler proseguire il suo mandato, se gli elettori glielo consentiranno, per altri cinque anni.
«Porgo in primo luogo a tutti i miei concittadini i migliori auguri per un 2019 sereno – afferma il sindaco Coppola – un aggettivo che racchiude l’auspicio di trascorrere un nuovo anno in salute, in compagnia dei propri affetti più cari, guidati da amministratori capaci e lungimiranti, dato che tra qualche mese gli elettori saranno chiamati ad esprimersi in merito al nuovo ciclo del governo locale. Nel frattempo, continua incessante il lavoro portato avanti dalla mia amministrazione, che vede realizzarsi uno tra i primi obiettivi del mio programma elettorale: la riqualificazione del Porto turistico di Villanova. Sta per aprirsi infatti l’ultimo capitolo della conferenza di servizi che avvierà l’attuazione del progetto definitivo messo a punto dall’ATI Cr Costruzioni Srl / Fraver Srl, in collaborazione con il Comune di Ostuni. La riqualificazione riguarderà il borgo, la Torre angioina e tutta l’area costiera di pertinenza, che sarà interessata anche dal più ampio progetto di efficientamento energetico, curato per la città di Ostuni da una grossa azienda operante a livello nazionale, e dalla realizzazione di ulteriori parcheggi pubblici».
Coppola traccia poi un elenco dei risultati della sua amministrazione che, dal giorno del suo insediamento a Palazzo San Francesco, nel giugno 2014, ha visto avvicendarsi tre diverse giunte, l’ultima delle quali, l’attuale, si è ufficialmente insediata il 26 agosto 2017.
«Tante le conquiste – continua il sindaco- raggiunte in questi anni: tutte le scuole di competenza comunale rispondono ai più avanzati requisiti previsti dalle normative antisismiche e antincendio. Siamo riusciti, non senza le difficoltà immaginabili, a dislocare gli uffici al pianterreno di Palazzo San Francesco, assieme ad alcuni collocati all’interno di Palazzo Tanzarella-Cenci presso lo stabile dell’ex Pretura, mentre i restanti sono in via di trasferimento presso la sede del GAL Alto Salento 2020, di cui ricopro con onore la carica di presidente. Importante l’ingresso nella cordata di Comuni, di cui Ostuni è capofila, del nostro capoluogo di provincia, verso cui abbiamo orientato buona parte dei finanziamenti europei per lo sviluppo delle politiche economiche legate alla pesca, un importo che supera il milione di euro , di cui beneficerà anche il nostro territorio e quello carovignese. Siamo in dirittura d’arrivo con il completamento delle tre palazzine in zona 167, intervento cardine del progetto “Ostuni città d’arte”, lasciato incompiuto dalla precedente amministrazione, per cui si è rischiato di perdere un importante finanziamento regionale e nazionale a compartecipazione comunale. Il progetto è stato rivisto, ripresentato e finanziato, i lavori sono stati affidati alla ditta risultata aggiudicataria dell’appalto e siamo in attesa di andare a Roma, presso il Ministro delle Infrastrutture, per siglare la convenzione. Ci avviamo così ad assegnare quarantuno alloggi ad altrettante famiglie bisognose.
In tema di servizi sociali, in questi anni siamo riusciti a dare vita, assieme ai Comuni di Fasano e Cisternino, al Consorzio per le Politiche Sociali, un organismo che snellisce la burocrazia e agevola la cittadinanza. Ci è voluta tanta pazienza, ma alla fine siamo stati in grado di avviare un sistema che altri centri limitrofi hanno preso a modello. Grazie all’assessore Antonella Palmisano sono state reperite diverse risorse economiche per riuscire a mantenere costante, nei limiti delle capacità finanziarie dei comuni coinvolti, il livello di assistenza socio-sanitaria offerto alla comunità. È stato approvato il progetto esecutivo per i lavori di manutenzione presso l’asilo comunale di Largo Bianchieri, un investimento di 65mila euro a vantaggio dei bambini e delle loro famiglie, che conferma la validità della struttura, anche nella sua offerta formativa.
Un altro intervento che prevedo di realizzare nell’immediato, riguarda la scuola materna di viale Aldo Moro, la cui forzata ristrutturazione ci è stata lasciata in eredità da chi ci ha preceduto, come del resto la Casa della Musica, un altro bene pubblico che, invece, stiamo per restituire alla comunità, dopo una serie di interventi apportati alla struttura e un’emorragia di risorse pubbliche su cui, giunti a questo punto, è meglio glissare. Vorrei parlare invece del “Pessina”, con il ricongiungimento dei due padiglioni al refettorio, un intervento che sarà realizzato nei prossimi mesi. Inoltre, grazie anche alla vendita di qualche “gioiello di famiglia”, contiamo di reperire le risorse per il recupero strutturale della sede del vecchio Circolo cittadino e per risistemare le strade urbane, periferiche e rurali, un fronte verso cui prometto grande impegno».
Alla fine della lunga conferenza stampa, Gianfranco Coppola affronta il tema della sua ricandidatura, che era stata messa in discussione, già alcuni mesi fa, da una parte della sua maggioranza che aveva chiaramente espresso il veto su una sua eventuale ricandidatura, proponendo di ricorrere alle primarie per individuare il candidato del centro destra. Ipotesi prontamente bocciata da Coppola.
«Mi accingo a finire questo mandato– conclude il primo cittadino- consapevole di aver dato il massimo. Ogni cosa è perfettibile, ma sicuramente l’impegno è stato totale. Chi oggi pensa di poter intraprendere un percorso futuro senza il sottoscritto, deve spiegarne i motivi, che riguardano peraltro tutti coloro che sinora hanno lavorato con me. Non credo allo strumento delle primarie; sono stato in grado di far vincere il centrodestra dopo venticinque anni, tagliando importanti traguardi e pianificando l’attività amministrativa futura. I risultati più importanti si raggiungono nel tempo, come dimostra il numero dei prestigiosi riconoscimenti, nazionali e internazionali, attribuiti al nostro Comune, rendendolo uno delle mete turistiche più richieste. Invito gli ostunesi a votare secondo coscienza, ma a non esprimere la propria preferenza in maniera disgiunta. Questo sistema va direttamente a discapito della governabilità, come dimostra quanto accaduto quasi cinque anni fa con la mia stessa elezione. Avere una maggioranza claudicante in Consiglio ha portato talvolta al rallentamento dell’attività di governo, come anche alla necessità di stringere alleanze atipiche, per le quali sono comunque orgoglioso di aver messo insieme energie e professionalità politicamente diverse, ma unite dal medesimo obbiettivo di operare per la crescita socio-economica della nostra comunità. Detto questo, ufficializzo quindi la mia candidatura a svolgere un secondo mandato e lascio ai miei concittadini la scelta di voler concedermi nuovamente l’onore di amministrare Ostuni, una città che amo profondamente».